Assegno di Inclusione, cosa succede se non spendi tutto prima della prossima ricarica

Il saldo dell’Assegno di Inclusione entro quando deve essere speso? Cosa sapere prima della prossima ricarica.

Questa bonus è una misura accolta da tante famiglie a partire dallo scorso gennaio. Sulla carta vengono accreditate le ricariche mensili e proprio sul saldo presente sono emersi diversi dubbi da parte dei beneficiari della misura.

Assegno di inclusione cosa succede prima della prossima ricarica
Assegno di Inclusione, cosa succede se non spendi tutto prima della prossima ricarica-Credit WEB 365 srl-Abruzzo.cityrumors.it

Dopo diversi mesi dall’attivazione del sussidio, sono ancora molti a chiedersi cosa accade se non si spende tutto il saldo presente sulla carta prima della prossima ricarica. A questa domanda si affianca il quesito sulla possibilità di accumulare le ricariche nel corso dei vari mesi.

Per un motivo o per l’altro, non sempre si riesce a spendere tutto il saldo e questa situazione sta generando più di qualche dubbio. Entriamo nei dettagli per fare chiarezza e comprendere a pieno come gestire le ricariche dell’Assegno di Inclusione.

Cosa succede se il saldo dell’Assegno di Inclusione non è stato speso

Gestire al meglio il saldo dell’Assegno di Inclusione permette alle famiglie di alleggerire il forte carico economico presente in questo momento. Ragione per cui è necessario sapere cosa accade se non si riesce a spendere tutta la cifra prima della successiva ricarica.

Assegno di inclusione va speso tutto prima della ricarica?
Assegno di inclusione, cosa succede se non si spende tutta la somma-Credit CANVA-Abruzzo.cityrumors.it

I fondi ricevuti per l’ADI non devono obbligatoriamente spesi prima della prossima ricarica. Questo aspetto, presente nell’ambito del Reddito di cittadinanza, pare non essere stato applicato al nuovo sussidio. Infatti, a differenza del Rdc, la mensilità dell’Assegno di Inclusione non ha alcuna scadenza e può essere accumulata.

Con questa importante novità si introduce un principio di flessibilità davvero molto importante per le famiglie che prevedono di dover sostenere spese alte in futuro e, quindi, cercano di limitare al minimo le spese attuali.

Dunque, il vincolo presente nel Reddito di cittadinanza di spendere entro poche settimane l’importo ricaricato è stato definitivamente messo da parte. Una svolta decisamente importante perché in passato i beneficiari oltre alla perdita del saldo rischiavano anche una riduzione percentuale sulle mensilità future se non andavano ad utilizzare l’intera cifra prima della nuova ricarica.

Questo limite è stato eliminato mentre non si segnala alcun cambiamento sulla quota prelevabile in contanti. L’importo dell’Adi può essere speso interamente tramite l’uso della carte, ma può essere prelevato solo una parte per evitare che i alcuni beneficiari possano fare un uso non regolare della mensilità.

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