Alcuni Comuni partono con il reddito alimentare: la lista completa

Grazie alla Legge di Bilancio 2023 e all’impegno dei Ministeri del Lavoro e Politiche Sociali parte la sperimentazione del reddito alimentare. Ecco dove.

La povertà in Italia aumenta sempre di più, e a poco stanno servendo i vari bonus sparsi qua e là. Numerose famiglie non riescono più nemmeno a comprare da mangiare per tutto il mese. Il nuovo reddito di cittadinanza (l’assegno di inclusione) ha paletti così restrittivi che 180 mila nuclei familiari si sono visti rifiutare la domanda, e anche chi ha avuto l’accesso al sussidio sta ricevendo cifre molto basse.

Pacchi alimentari come funzionano
Alcuni Comuni partono con il reddito alimentare: la lista completa-Abruzzo.cityrumors.it

L’iniziativa del reddito alimentare è una sperimentazione che sarà finanziata con 3,5 milioni di euro in totale, spalmati per ogni anno di esercizio. Non si tratta però di un’erogazione in denaro alle famiglie povere, ma un aiuto concreto. Vediamo di cosa si tratta e quali sono le città coinvolte.

Reddito alimentare al via la sperimentazione, ecco dove e cosa verrà dato alle famiglie in difficoltà economica

Il progetto ideato dal Governo attuale consiste nella distribuzione di pacchi contenenti generi alimentari di prima necessità alle famiglie bisognose: la misura viene chiamata “reddito alimentare”.

Azioni simili vengono già attuate dai singoli Comuni, che individuano le famiglie o i soggetti in difficoltà e tramite gli assistenti sociali e le realtà di volontariato danno ai poveri dei pacchi o buste con alimenti, freschi o a lunga conservazione, che vengono presi da donazioni di supermercati e negozi.

Reddito alimentare come funziona
Reddito alimentare ecco in che cosa consiste-Abruzzo.cityrumors.it

Lo Stato però aveva intenzione di regolare questo tipo di aiuto con una norma unica, appunto il reddito alimentare. Il progetto prevedeva una sperimentazione di 3 anni e il coinvolgimento di alcune città.

Dal 2023 sono stati istituiti i fondi economici per il progetto ed è stato anche firmato il decreto attuativo contenente le modalità dell’avvio del reddito alimentare. Tuttavia, nessun Comune ha presentato un programma per iniziare concretamente questa forma di aiuto per i poveri.

In sostanza, tutto è fermo perché il Governo non ha provveduto ad aprire la piattaforma ad hoc che avrebbe dovuto permettere agli Enti locali l’invio della domanda e la presentazione dei progetti. Piattaforma che sembra sia partita solamente nel mese di febbraio di quest’anno, e che darà il via alla sperimentazione nelle città di Genova, Firenze, Napoli e Palermo.

I detti Comuni hanno tempo fino al 31 marzo 2024 per presentare i propri progetti. Per qualsiasi informazione aggiuntiva chiedi direttamente al Caf e ti saprà aiutare.

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