Agenzia delle Entrate beffata, ecco il trucco ‘legale’ tutto italiano per evitare il salasso

Secondo la CGIA, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre, circa 8.000 italiani, tra cui noti imprenditori, sportivi e celebrità dello spettacolo, hanno spostato la loro residenza nei cosiddetti paradisi fiscali

La lotta all’evasione fiscale è tra gli obiettivi che il Governo si è posto per il triennio 2024 2026 tanto da essere inserito in un documento ufficiale firmato dallo stesso ministro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti il 28 dicembre scorso, che fornisce le linee di indirizzo della politica fiscale e della gestione tributaria nel prossimo futuro. Un’operazione quasi obbligatoria visto che, tra le raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea per l’Italia c’è, infatti, la riduzione della pressione fiscale grazie alle risorse ottenute da una revisione delle agevolazioni fiscali e dal recupero degli importo legato alla lotta all’evasione.

paradisi fiscali
Agenzia delle Entrate beffata, ecco il trucco ‘legale’ tutto italiano per evitare il salasso – Abruzzocityrumors.it

Ecco perchè da anni il nostro paese ha steso una Black List da parte dell’Agenzia delle Entrate dove è stilato l’elenco degli Stati che hanno adottato regimi fiscali agevolati che prevedono tasse molto basse e che in parallelo non hanno aderito al sistema di scambio dei dati fiscali con le altre Nazioni. Veri e propri Paradisi Fiscali che permettono di eludere il pagamento delle tasse dovute nel nostro paese.

Un problema che esiste da sempre

Uno dei punti fermi di ogni governo che si è alternato a Palazzo Chigi è stato quello della lotta all’evasione fiscali. Un malcostume che, nonostante una pressione fiscale che indubbiamente si è fatta sempre più pesante per aziende e famiglie italiane, ha sempre caratterizzato la storia del nostro paese. Ecco perchè negli ultimi tempi, grazie alla tecnologia e sistemi informatici sempre più precisi e dettagliati nell’incrociare i dati, l’Agenzia delle Entrate è riuscita a far emergere molto di quel sommerso che sfugge al pagamento della tasse.

Miliardi evasi
Un problema che esiste da sempre – Abruzzocityrumors.it

Una lista dei Paradisi fiscali ad esempio è l’ultimo dei sistemi pensati per non far sfuggire alla tassazione italiana aziende e soggetti che scelgono così una residenza estera agevolata. L’Agenzia delle Entrate continua infatti ad aggiornare l’elenco di tutte quelle nazioni in cui è in vigore un regime fiscale di privilegio (molto basso o nullo). I Paesi nella lista nera dell’Agenzia delle Entrate non prevedono soltanto una tassazione più agevolata rispetto a quella italiana ma non consentono uno scambio di informazioni fiscali con gli altri Paesi.

La lista nera che agevola l’evasione

L’ultimo report di World Inequality, il database che monitora l’evoluzione storica della distribuzione dei redditi e della ricchezza nel mondo, ha recentemente classificato MonacoLussemburgoLiechtenstein, le Channel Islands e le Bermuda come i principali rifugi fiscali per i super-ricchi italiani e le multinazionali attive in Italia che scelgono di spostare la loro residenza fiscale per sfuggire al regime fiscale imposto dall’Agenzie delle Entrata. I paradisi fiscali fanno sì che ogni anno sfuggano all’erario italiano ben 10 miliardi di euro. Secondo questo studio, i primi quattro paradisi fiscali al mondo sono tutti nel Vecchio continente: il Principato di Monaco, il Granducato del Lussemburgo, il Liechtenstein e le Channel Islands, il piccolo arcipelago situato nel canale della Manica, mentre soltanto al quinto posto troviamo le Bermuda.

Black list
La lista nera che agevola l’evasione – Abruzzocityrumors.,it

Miliardi di euro  che restano nelle tasche di oltre 8mila connazionali, tra cui noti imprenditori, sportivi e celebrità dello spettacolo, che per il fisco non risultano essere residente nel nostro paese, anzi scelto ad esempio il Principato di Monaco per beneficiare di un regime fiscale privo di imposte sul reddito e sugli immobili. Nel Lussemburgo, invece, operano sei banche italiane, numerosi fondi di investimento e varie assicurazioni, oltre a diverse multinazionali italiane e straniere che aiutano a spostare il denaro al nostro paese e evitare così la tassazione italiana. Soprattutto le grandi multinazionali approfittano delle infrastrutture italiane senza contribuire adeguatamente al sistema fiscale, pur realizzando profitti considerevoli, poi versano poche tasse al nostro paese. Una dinamica che finisce per penalizzare i contribuenti semplici  italiani che vedono aumentare anno dopo anno la pressione fiscale nei loro confronti.

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