Capitank: innovazione nel chimico farmaceutico per battere la crisi in abruzzo

chmico-farmaceuticoPESCARA. “Una chance decisiva di promuovere l’innovazione in Abruzzo e utilizzarla come mezzo di crescita delle aziende di questa regione, e di tutta la filiera di una realtà, quella chimico-farmaceutica, che non risente così tanto della crisi, essendo innovativa e globale”.

Con queste parole il presidente del Polo Capitank, Enrico Giaquinto, ha presentato in una giornata di studi a Pescara le strategie e gli obiettivi di crescita del Consorzio che raccoglie 42 soci pubblici e privati nell’ambito del settore chimico-farmaceutico.

Ad animare il convegno sono intervenuti il direttore medico e scientifico della Sanofi Italia Marco Scatigna, il direttore Affari della presidenza della Regione Abruzzo Antonio Sorgi e il coordinatore della piattaforma regionale dei poli di innovazione Angelo D’Ottavio. Le conclusioni sono state affidate al presidente Giaquinto.

Capitank è uno dei 14 poli d’innovazione abruzzese e ha l’obiettivo di fare rete e reperire risorse e competenze da mettere a disposizione. Un obiettivo che, per Giaquinto, “si centra mettendo a sistema da un lato una realtà di ricerca, squisitamente culturale, che nasce dalle università e dai centri di ricerca pubblici e privati d’Abruzzo, e dall’altro la fortuna di avere la presenza di grossi gruppi industriali nel territorio, che portano la concretezza dell’utilizzo degli investimenti, che sono una base fondamentale per ottenere risultati”.

Tre le principali strategie messe in campo da Capitank per aprire nuovi percorsi di espansione della ricerca, illustrate dapprima nei workshop interni con tavoli tecnici specifici e poi nella conferenza aperta al pubblico.

In primis, le grandi aziende che hanno aderito come soci al Polo potranno finanziare direttamente alcune attività, commissionandole a università o centri di ricerca anch’essi soci.

Ci sono poi i “progetti pilota”, sempre presentati dai soci di Capitank, che il consorzio finanzierà direttamente, selezionati attraverso una gara interna. Solo per questo filone sono già stati messi in campo 600 mila euro.

Inoltre, i componenti di Capitank sono già strutturati per partecipare all’imponente programma di investimento sulla ricerca dell’Unione Europea, denominato Horizon 2020, nell’ambito del quale saranno messi a disposizione 80 miliardi di euro.

“Per rendere tutto il sistema più dinamico – continua il presidente Giaquinto – si è pensato di mettere insieme aziende di servizi, startup, tutto l’indotto, e di fungere da ‘nave scuola’ per le piccole imprese che nascono da buone idee anche fuori dalle Università. A loro forniremo mezzi e strumenti per potersi confrontare, li aiuteremo a stilare un business plan e metteremo al loro servizio tecnologia e know how”.

“Il funzionamento del Consorzio è pensato con una contribuzione iniziale dei soci al 50%, 1 milione di euro in 5 anni, dall’altra parte utilizza i fondi della Regione per 800 mila euro”, fa presente il presidente. Ma per le sue iniziative, Capitank potrà mettere in campo risorse provenienti anche dai 100 milioni di euro corrispondenti al 5% degli oltre 2 miliardi della delibera Cipe sul post-terremoto del 6 aprile 2009, quota destinata al rilancio economico e produttivo.

“Questa giornata potrebbe essere definita come un sessione ‘on the job training’ – afferma il vice presidente di Capitank, Vittorio Tonus – nel senso che cerchiamo di far dialogare insieme i rappresentanti di tutti i nostri soci cosicché quelli delle grandi realtà farmaceutiche spieghino qual è la domanda, vale a dire ciò di cui hanno bisogno e che non trovano sul territorio, cosa che aiuta le piccole e medie imprese del settore a crescere e a fornire servizi sempre di più alto livello”.

“Vogliamo creare l’indotto del settore chimico farmaceutico in Abruzzo perché è un settore trainante e, a differenza di altri, con un trend di forte crescita – spiega il direttore del Polo, Ercole Cauti – Ora vogliamo coinvolgere le altre aziende del territorio, ma anche Università e centri di ricerca”.

Come complesso di tutti questi protagonisti del comparto, Capitank “si candida a utilizzare al meglio i fondi per la ricerca e l’innovazione a tutti i livelli: regionali, nazionali ed europei. Si tratta – prosegue – di un’opportunità di sviluppo fortissima per l’Abruzzo”.

E il Consorzio si avvia a rinforzarsi sempre di più: “La nostra peculiarità – continua il direttore – è quella di avere una fortissima rete internazionale di relazioni che viene condivisa e messa a disposizione dei soci”.

Caratteristiche che porteranno inevitabilmente Capitank a crescere: “Abbiamo 42 soci tra aziende e istituzioni, ma abbiamo tante altre richieste. Arriveremo presto a quota-50 ma nei prossimi mesi anche a un numero molto più elevato”, conclude Cauti.

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