Chieti. Dopo lo storico corteo del 22 gennaio che ha attraversato corso Marrucino per riconsegnare le chiavi delle attività commerciali e artigianali al sindaco, le piccole imprese di Chieti tornano a mobilitarsi unitariamente per dare voce al disagio estremo che stanno vivendo.
Per il 18 febbraio infatti si annuncia un’adesione straordinaria da parte delle imprese della provincia di Chieti alla manifestazione unitaria promossa dalle principali associazioni di categoria che si svolgerà a Roma. In circa 800 partiranno dalla provincia di Chieti. L’inziativa è stata illustrata dai presidenti e direttori provinciali di Confesercenti, Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio.
“Da anni lamentiamo la mancanza di azioni incisive da parte del Governo – ha detto il presidente di Confesercenti Chieti, Lido Legnini – l’Italia ha bisogno di azioni concrete e pratiche che riguardano le nostre imprese. In Italia il numero delle piccole e medie imprese è superiore a quello europeo. Negli ultimi anni c’è stata una diminuzione del 20% del potere di acquisto delle famiglie, è cresciuta la disoccupazione e la pressione fiscale è tra le più alte d’Europa. Riteniamo che bisogna ridare fiato ai consumi. Per quanto riguarda il commercio c’è bisogno di un intervento sui consumi. Chi vive di reddito non riesce ad arrivare a fine mese. Faremo molte richieste”.
“Le sigle – ha aggiunto il presidente di Confcommercio Chieti, Marisa Tiberio – visto il momento gravissimo che tutte le aziende stanno vivendo, stanno organizzando questa mobilitazione. Noi faremo le nostre proposte. Andremo a chiedere al Governo e al Parlamento un cambio di rotta della politica economica: meno tasse per le imprese e per le famiglie ed una semplificazione con meno regole che vengano fatte rispettare a tutti. Sono all’ordine del giorno i suicidi di imprenditori che sono strozzati dai debiti. Senza imprese non c’è futuro. Noi il 22 gennaio abbiamo fatto la protesta dei commercianti a Chieti, la Tares ha fatto vivere ai commercianti dei momenti di difficoltà. Noi dobbiamo far sentire la nostra forza perché siamo la spina dorsale dell’economia italiana”.
“I problemi sono noti a tutti – ha sottolineato il direttore di Confartigianato Chieti, Daniele Giangiulli – Confartigianato per questa giornata ha lanciato uno slogan: ‘Una giornata di protesta e di proposta’. Si deve cercare di avviare i giovani al mondo del lavoro in modo che non gravino sulle spalle dei cittadini. Non è più tempo di cullarci sugli allori”.
“Questa è la prima volta che le associazioni tutte insieme decidono di scendere in piazza – ha concluso Letizia Scastiglia, direttore provinciale di Cna Chieti – se un commerciante decide di chiudere la propria attività, blocca il lavoro, questo credo che sia un segnale molto forte. Bisogna cercare di fermare questa politica di rigore che sta bloccando un po’ tutti. Partecipando alla manifestazione vogliamo dare un segnale alla nostra provincia”.
Francesco Rapino