La filosofia del cloud Google Play Music permette di accedere da qualsiasi luogo alla propria raccolta di brani, archiviata sulla propria nuvola personale.
Ogni utente può tenere con se archiviate online fino a 20.000 canzoni. Tramite il servizio cloud la propria libreria può essere consultata e ascoltata con la massima libertà e da qualunque dispositivo unico requisito è la connessione a internet ed è possibile salvare i brani preferiti per la riproduzione offline.
Si possono, infine, condividere per un ascolto gratuito completo i brani che acquisti su Google Play con gli amici su Google+ attraverso video di YouTube.
Google Play vuole creare uno spazio personale per la propria playlist, una vetrina musicale sempre disponibile su cloud, senza costi e con un limite di 20mila brani. Per upload e download dei brani, poi, è disponibile un software, Music Manager, che rimanda al music player presente sul web.
Gratuito lo spazio per tutta la musica, gratuita la funzione di matching e la sincronizzazione di tutti i device, e gratuito l’ascolto.
Artista Hub: tutti gli artisti e i musicisti provetti potranno commercializzare le loro tracce e i loro album. Ciascuno ha a disposizione una pagina nella quale si possono riassumere tutte le informazioni personali come la propria storia con al corredo foto, link, etc. Si potranno scegliere quali brani vendere e a che prezzo farlo.
Play Music è disponibile anche su Android, per avere la propria musica a portata di smartphone e tablet. Google allarga, così, i propri confini e lancia la sfida musicale ai player più famosi e utilizzati.