L’aumento dell’età pensionabile a 67 anni scatterà a partire dal 2019, ma non per tutti. Il governo propone di non applicare l’aumento a 15 categorie di lavoratori, che svolgono mansioni particolarmente gravose.
Prosegue la trattativa tra governo e sindacati sull’aumento dell’età pensionabile. L’ultima proposta del premier Gentiloni, prevede di esentare dalla nuova disciplina 15 categorie di lavoratori, che svolgono attività particolarmente gravose.
Per avere diritto all’esenzione sarà necessario che il lavoratore abbia svolto la mansione ritenuta gravosa per almeno 7 anni, nei 10 precedenti al pensionamento, e che abbia maturato un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni.
Nella proposta del governo, l’esenzione dall’innalzamento dell’età pensionabile è riservata a: infermieri con turni notturni, insegnanti di asilo nido e scuola dell’infanzia, macchinisti ferroviari, camionisti, gruisti, facchini, muratori, badanti, addetti alle pulizie, addetti alla raccolta dei rifiuti, lavoratori siderurgici di prima e seconda fusione, conciatori di pelli, operai e braccianti agricoli, marittimi, addetti alla pesca ed infine ai lavoratori del vetro addetti alle alte temperature.