A livello mondiale si posiziona all’87° posto, poco distante da grandi atenei internazionali, come la University of Tokyo e la University of Helsinki. Tra le italiane, la palma va all’Università di Bologna, al 6° posto, mentre l’Aquila è seconda. Ma L’Aquila si segnala anche per il 40° posto a livello mondiale e il 4° posto in Italia per la classifica GreenMetric.
Se entriamo nei vari parametri che hanno portato a questo risultato, alcuni dati colpiscono in maniera significativa. Tra gli elementi di valutazione, l’Università degli Studi dell’Aquila ottiene 89,6 punti su 100 sotto il profilo della qualità complessiva dell’insegnamento, un parametro questo che viene valutato considerando la capacità di assicurare un’istruzione che bilanci qualità e inclusività, in una prospettiva di apprendimento permanente.
La valutazione posiziona l’Ateneo al 4° posto a livello mondiale e al 1° posto in Italia. Buona anche la valutazione relativa alla capacità di promuovere e assicurare benessere a tutte le età, con un valore di oltre 79/100. Si tratta di risultati che rispecchiano la politica di sostenibilità in senso ampio promossa dal Rettore, segnalando quindi un risultato decisamente importante.
Altri dati sono da segnalare con forza: 15° posto al mondo (2° in Italia) per l’Obiettivo 5 – “Uguaglianza di Genere” (indicatore che misura la qualità delle azioni per combattere la disuguaglianza di genere, considerata uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla riduzione della povertà) e al 15° posto al mondo (1° in Italia) per l’Obiettivo 13 – “Climate Actions” (che valuta il contributo all’adozione di misure atte a sostenere le sfide dei cambiamenti nel sistema climatico globale e a mettere in campo azioni di prevenzione e protezione). Infine, l’Ateneo ha anche ottenuto posizioni di rilievo (33° posto nel mondo e 1° in Italia) per l’Obiettivo 8 – “Lavoro dignitoso e crescita economica” (che misura, con la qualità della ricerca in campo economico, la capacità di offrire a studenti e laureati occasioni di contatto con il mondo del lavoro) e (39° posto nel mondo e 1° in Italia) per l’Obiettivo 12 – “Consumo responsabile” – (che misura la capacità di incidere su modelli di consumo e di produzione sostenibili).