Secondo le indicazioni del Servizio Centrale della Polizia Stradale il progetto ha coinvolto in particolare le scuole secondarie di primo e secondo grado, tra le quali l’Istituto Tecnico Tecnologico “Alessandrini” e l’Istituto Professionale “Marino” di Teramo, scuole che hanno ripetuto questa importante esperienza formativa, già accolta con grande favore dal Dirigente Scolastico, prof.ssa Stefania Nardini, durante lo scorso anno scolastico.
Il Progetto ICARO si pone come obiettivo la diffusione e il potenziamento della cultura della sicurezza stradale tra i giovani, che rappresentano i primi destinatari della comunicazione in materia di sicurezza stradale, non soltanto perché gli incidenti stradali costituiscono per loro la principale causa di morte, prima della malattia e della droga, ma soprattutto perché i ragazzi, già protagonisti della strada come pedoni, ciclisti e conducenti di ciclomotori, rappresentano la generazione dei futuri automobilisti ed i migliori portavoce dei messaggi di legalità nei confronti del mondo degli adulti.
Lo scopo è quello di diffondere quella cultura della legalità e della sicurezza che può consentire alla strada di continuare ad essere luogo di incontro, di progresso e di civiltà. L’intero progetto ha avuto come temi principali la vulnerabilità sulla strada; la distrazione durante la guida di veicoli e come pedoni; il multitasking e l’esperienza di flusso riconducibile ad un “flusso di coscienza” sulla strada.
Gli incontri formativi sono state tenuti dal Referente Provinciale del Progetto ICARO, Ispettore Superiore S.U.P.S. Remo Cimini e dal Vice Sov. Alfio Scuderi e si sono concluse lunedì 21 maggio 2018. Nel corso dell’incontro conclusivo, che si è svolto presso l’Auditorium dell’I.T.T. “Alessandrini” di Teramo, è intervenuto in qualità di testimonial Alfredo “Dedo” De Dominicis, noto pilota professionista teramano di rally, titolare della scuola di guida sicura “Dedo Driving School” ed organizzatore del Rally Internazionale d’Abruzzo, in programma a Teramo dal 7 al 9 settembre.
Dedo ha portato la sua testimonianza di come sia lecito avere la passione per la velocità, ma anche di quanto sia altrettanto importante sfogarla non su strada, ma in luoghi idonei e con tutta l’attrezzatura di protezione necessaria. Allora da pericolo ed inutile azzardo può diventare sport, prestazione e in alcuni casi, come il suo, anche un appagante lavoro.
Poi ha voluto anche rimarcare come, nell’era delle auto dotate di impareggiabili sistemi di assistenza alla guida e vari ausili per aumentare la sicurezza di guidatori, passeggeri e pedoni, il vero problema sia diventato la distrazione dei conducenti, vero neo dell’era moderna. Successivamente gli studenti hanno assistito alla proiezione del film “Young Europe”, diretto dal regista italiano Matteo Vicino e prodotto nel 2012 dalla Polizia di Stato, dal Governo Italiano e dalla Comunità Europea con il supporto della Fondazione “Ania” e dell’Università “La Sapienza” di Roma. Il film si occupa della storia di cinque giovani europei, narrata dal loro punto di vista, un quadro della società di oggi che, attraverso lo sguardo delle nuove generazioni, tratta il tema della sicurezza stradale.
Josephine, ricca parigina lasciata sola dalla sua famiglia; Julian, giovane irlandese irretito da una docente di spagnolo; Federico e Annalisa, due adolescenti italiani vittime di Angelo, un adulto senza morale. Il filo rosso delle emozioni e degli errori sulla strada, che legano le varie vicende, vuol far riflettere i giovani e gli adulti e promuovere una guida più sicura. È seguito un dibattito nel corso del quale hanno preso la parola gli studenti che hanno avuto la possibilità di rivolgere domande ai rappresentanti della Polizia Stradale ed al pilota De Dominicis.