“Siamo partiti coinvolgendo un gruppo di detenuti e con i concerti in ospedale; nel terzo anno e quarto anno abbiamo ulteriormente ampliato la nostra platea, riuscendo a coinvolgere due Case Famiglia con bambini e adolescenti e una Casa di riposo per la Terza Età. Nel quinto anno siamo riusciti a costruire una importante partnership con Cooperative sociali e strutture di recupero di ex tossicodipendenti, arrivando sino a strutture per anziani su Pescara, in un’iniziativa nella quale sono i nostri studenti e i nostri stessi docenti a vivere una importante esperienza formativa e informativa, imparando innanzitutto che la musica, anche quella classica, non è un elemento d’élite, ma deve veramente essere quel linguaggio universale che ci permette di dialogare con tutti con il cuore”. Lo ha detto Tatjana Vratonjic, Direttore del Conservatorio ‘Braga’, ideatrice e promotrice del progetto ‘Braga per il Sociale’, ufficializzando la quinta edizione della rassegna.
“Braga per il sociale rappresenta innanzitutto una scommessa vinta, ovvero quella di riuscire a portare la musica nei luoghi del dolore, del disagio, della solitudine, divenendo elemento di terapia, di riscatto e di sollievo – ha sottolineato il Direttore Vratonjic –, un esperimento che negli anni è riuscito a coinvolgere allievi e docenti mettendo in piedi una macchina organizzativa tutt’altro che semplice da condurre, perché comunque il progetto si rivolge a utenti che non hanno alcuna esperienza musicale. Il nostro compito è innanzitutto quello di saper suscitare il loro interesse, far loro comprendere che la musica non è per un pubblico di nicchia, ma parla a tutti e con tutti. E ogni volta raccogliamo il frutto di questo lavoro in un grande evento conclusivo che nella quinta edizione vedrà uno step intermedio nel periodo natalizio, lasciando spazio alla capacità di improvvisazione perché i detenuti, o gli anziani o anche i ragazzi delle Case Famiglia non hanno la possibilità di eseguire le prove e nella serata dell’evento, si trovano per la prima volta a suonare o cantare con un’Orchestra vera con uno scambio emozionale di esperienze immediato tra studenti e partner. In altre parole, quel che conta non è semplicemente l’eccezionalità del momento dispettacolo, ma il percorso formativo che ci permette di giungere tutti insieme al risultato finale, un percorso in cui la musica veramente scende tra le persone che hanno più bisogno e questo è un cammino che oggi tutti i Conservatori musicali devono necessariamente avviare. Il musicista professionista non può più concepire la propria arte come fosse riservata a una ristretta élite, ma ha il dovere di mettere a servizio della comunità la propria etica, la propria professionalità, la propria creatività, deve sapersi calare nel contesto sociale, nella realtà che lo circonda ogni giorno, nella quotidianità. Ed è l’obiettivo ultimo che si pone il progetto ‘Braga per il Sociale’ – ha sottolineato ancora il Direttore Vratonjic – e il successo riscontrato e la perfetta sintonia registrata tra l’Orchestra, i nostri studenti, gli anziani, i detenuti e i ragazzi ospiti delle due Case Famiglia ci dimostra la bontà del progetto. Non solo: come ogni anno stiamo entrando nei reparti più difficili, duri, dell’Ospedale civile di Teramo, il ‘Mazzini’, come la psichiatria, l’oncologia e l’Hospice, oltre che la pediatria, e una volta esaurito l’appuntamento concertistico sono gli stessi primari che ne constatano gli effetti benefici sui pazienti e ci chiedono di continuare, anzi paradossalmente nel periodo Covid le presenze agli spettacoli sono persino aumentate. E il Conservatorio ‘Braga’ ce la mette tutta per garantire la presenza in corsia dei propri musicisti, anche e soprattutto oggi, per compensare la riduzione dei rapporti sociali determinata dall’emergenza Covid. Addirittura nel reparto Hospice i nostri musicisti suonano nel corridoio proprio per permettere a ciascun paziente di restare nella propria stanza per ragioni di sicurezza e, al tempo stesso, portare la musica in ogni angolo”.
”La quinta edizione – ha ancora proseguito il Direttore Vratonjic – ci ha visto lavorare anche con le Associazioni che lavorano nel settore dell’autismo e proprio con questi ragazzi straordinari organizzeremo l’evento di fine corso, tra fine aprile e inizio di maggio al Teatro di Teramo, con la presenza dell’Orchestra sinfonica, i docenti e gli studenti del ‘Braga’”. Le collaborazioni esterne nella quinta edizione di ‘Braga per il sociale’ vedono la partecipazione della Comunità ‘Mondo Nuovo’, della Casa Circondariale Castrogno di Teramo, con un gruppo di lavoro composto dai docenti del Dipartimento di Jazz Toni Fidanza al pianoforte, Franco Pellegrini alla chitarra, Claudio Marzolo al basso e Davide Ciarallo alla batteria; la Cooperativa sociale ‘Sirena’; Autismo Abruzzo Onlus, affidato al gruppo composto da Lorena Ruscitti e Chiara Ciminà; infine la Casa di riposo ‘La Pineta’ di Pescara, con l’allievo Simone Piccirilli. Sino a oggi a ospitare i concerti sono già stati il reparto di Hospice, con il Duo Braga composto dal docente Claudio Marzolo al contrabbasso e l’allieva Maria Margherita Paci al violoncello con musiche di Vivaldi, Rossini e Dragonetti; il reparto di Psichiatria con la chitarra classica di Roberto Fabbri; il reparto di Oncologia con il Duo Braga composto da Giuseppe Pelura al Flauto e Simone Genuini al pianoforte, con musiche di Poulenc e Mozart e poi gli appuntamenti del lunedì in Pediatria, di cui due affidati al Dipartimento Jazz, responsabile il Maestro Toni Fidanza, e due alla consulta degli studenti, responsabile l’allieva Martina Menei, e che ha già visto protagonisti gli studenti Valeria Mancini, Stefano Tanzi, Sabina Di Paolantonio, Stefano Pardo e gli allievi della classe di classica”.
Cordiali saluti
Teramo, 06 dicembre 2021
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