Roseto. Sold out sabato 8 giugno nel Lido Celommi di Roseto degli Abruzzi, dove 180 persone hanno partecipato alla serata culturale “Luce D’Abruzzo”, l’evento di raccolta fondi da destinare alla catalogazione delle opere dei Celommi, organizzato dal Lions Club Roseto degli Abruzzi e Valle del Vomano, in collaborazione con l’ultimo erede Riccardo Celommi.
Il ricavato della serata, 1.722,50 euro, è stato consegnato ieri nel corso di una piccola cerimonia direttamente nello studio del pittore rosetano.
“Ringraziamo tutti i partecipanti, i collezionisti che ci hanno mostrato apprezzamento e sostegno per questa grande e impegnativa avventura”, ha detto con soddisfazione Riccardo, “e ci scusiamo con tutti coloro che avrebbero voluto prender parte all’evento, e che ci hanno contattato fino all’ultimo, ma che, causa posti esauriti, non abbiamo potuto inserire”.
“La calorosa partecipazione di così tante persone alla serata ci ha permesso di raccogliere una cifra considerevole da destinare ad un progetto molto ambizioso dell’associazione culturale “Celommi dal 1851” che intende avviare la catalogazione delle opere dei “Pittori della Luce” ha detto la presidente del Club Nadja Ettorre”, e siamo profondamente grati a quanti hanno contribuito partecipando alla serata e a coloro che continueranno a sostenere il progetto”.
È stato lo stesso Riccardo, che rappresenta l’ultimo anello della dinastia, a raccontare ai presenti la storia della famiglia Celommi, mentre la restauratrice Valentina Muzii ha illustrato con l’ausilio di immagini, il rapporto tra la pittura e fotografia nei Celommi, i cambiamenti dei paesaggi e dei costumi dipinti dai tre artisti della dinastia nelle varie epoche.
Le opere dei tre grandi artisti abruzzesi sono sparse in ogni angolo della terra: Stati Uniti, Argentina, Francia, Germania, Inghilterra, Ungheria, Olanda, Austria, America del Sud. Pasquale e Raffaello hanno infatti collaborato con prestigiose gallerie, tra cui quella dei fratelli D’Atri a Roma e Parigi, Winterstein di Vienna e Beckerans di Monaco di Baviera e Berlino.
E’ noto inoltre che alcuni quadri di Raffaello furono acquistati dall’Imperatore giapponese durante la sua visita a Roma, prima della seconda guerra mondiale. Un quadro di Pasquale fu acquistato dal presidente americano Wilson e uno dal Vice Re dell’Egitto. Una delle cinque versioni della “Lavandaia” è esposto nel museo di Ekaterinburg in Russia.