Lo ha dichiarato il presidente delle Guide del Borsacchio, Marco Borgatti, precisando che “l’evento serviva a far conoscere una perla della città e della Riserva Borsacchio, il suo ulivo di 800 anni inserito nell’elenco degli alberi monumentali e la storia romana delle terre che oggi sono area protetta. Una natura che richiama il grande pubblico ed una storia che spazia dalla fortezza romana che difendeva il Tordino, le necropoli e la fornace di anfore fino al famoso Elmo Ostrogoto ritrovato , oggi esposto nel museo di Berlino. Natura e storia dei luoghi”.
“Vista la notoria assenza di contributi pubblici – aggiunge Borgatti – da parte degli enti da anni riusciamo con budget ridicoli, venti euro nel caso di domenica scorsa, a richiamare centinaia di persone e rifiutarne altrettanto per garantire la sicurezza. Questo dimostra che tesoro ha Roseto e quale opportunità sia la Riserva Borsacchio per uno sviluppo sostenibile del territorio e la difesa dell’ambiente. Come sempre ringraziamo le associazioni che hanno collaborato ed i partecipanti. Ma il grazie va ai volontari che hanno permesso tutto questo pulendo l’area ed i percorsi ormai all’abbandono. Durante la settimana di ferragosto i volontari delle guide stanno coprendo integralmente la Riserva, dalla spiaggia alle colline, per parlare con i molti turisti e spiegare buone e cattive prassi”.
Nel frattempo in queste ore un gruppo di volontari ha sistemato i danni di un festino notturno alla Fonte d’Accolle e raccolto i quintali di rifiuti lasciati.