In un’intervista Marco Liorni ha confessato cosa pensa del nuovo Reazione a Catena condotto da Pino Insegno. Ecco tutta la verità.
Il pubblico si era abituato a vedere Marco Liorni condurre l’amatissimo e seguitissimo gioco dell’estate “Reazione a Catena”. Adesso al timone del programma c’è Pino Insegno mentre Liorni conduce un altro programma a quiz della rete ammiraglia: L’Eredità.
Anche nella prossima stagione Liorni continuerà a condurre L’Eredità mentre abbandonerà per sempre “Italia sì”, il programma del pomeriggio del sabato. Dopo il ritorno a Reazione a Catena di Pino Insegno (che già aveva condotto qualche anno fa il gioco), Marco Liorni si è sbottonato e ha detto cosa ne pensa della conduzione del collega.
L’opinione di Marco Liorni su Pino Insegno a Reazione a Catena
È stato un anno pieno di successi per Marco Liorni: dopo aver condotto Reazione a Catena fino a dicembre (per molto più tempo rispetto ai soliti canonici mesi estivi), il conduttore è passato a L’Eredità.
All’inizio sembrava intimorito da questo nuovo ruolo e infatti a riguardo ha detto: “È stato un buon raccolto perché il terreno era già favorevole. Certo, all’inizio un po’ di timore reverenziale c’era, pensando ai grandi che l’hanno fatto prima di me.” Ma in realtà ha ottenuto tantissimi apprezzamenti da parte del pubblico e registrato ottimi ascolti.
A giugno è invece cominciato Reazione a Catena condotto ora da Pino Insegno e Liorni si è sbottonato dicendo la sua sul conduttore. Ha rivelato: “Ho grande difficoltà a vederlo. Sono riuscito a seguire una puntata intera solo l’altra notte, perché non riuscivo a dormire, e devo dire che Pino è riuscito a portare il suo stile in un programma che peraltro aveva già fatto”.
Insomma, nonostante si dica che fra Liorni e Insegno non scorra buon sangue, il conduttore de L’Eredità ha espresso un ottimo giudizio sul nuovo conduttore di Reazione a Catena. Infine ha detto la sua anche sulla sua possibile futura conduzione di Sanremo, dicendo che non si sente ancora all’altezza di questo ruolo.
Ha infatti confessato: “Ogni tanto ci penso a condurlo, e naturalmente mi farebbe piacere….. alla fine il cuore di Sanremo è soprattutto la direzione artistica, poi viene il fatto di presentarlo. E io non mi sento ancora all’altezza di essere il direttore artistico di un festival. Ma se mi chiamassero per fare il conduttore, un’idea ben precisa ce l’avrei.”
