Rai e Mediaset sono pronti a correre ai ripari: con l’arrivo della nuova tecnologia potrebbero sparire da casa degli italiani, insieme ad altre reti di punta. Cosa sta accadendo?
Adesso anche le principali emittenti televisive italiane come Rai e Mediaset sono pronte a correre ai ripari. La nuova tecnologia potrebbe farle sparire per sempre dalle case degli italiani. Interviene anche l’AGCOM che dice la sua sul provvedimento: vediamo i dettagli della vicenda.
Lo scorso 7 novembre a Roma si è tenuto il convegno denominato “Il futuro della televisione nella transizione digitale” che si concentrava sull’attesissimo passaggio definitivo al Digitale Terrestre di seconda generazione (DVB-T2). Questo passaggio avverrà definitivamente all’inizio del 2024 ed è stato argomento di discussione per editori, tecnici e politici. Presenti durante il convegno inoltre sono intervenuti anche l’associazione Aeranti-Corallo che rappresenta oltre 800 emittenti TV e Radio Locali.
Tra i tanti argomenti discussi troviamo anche il problema da risolvere in fretta riguardante la “prominence” all’interno delle liste dei canali. A discuterne ci ha pensato proprio il direttore di Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli che ha indicato la priorità di avere la visibilità di un canale televisivo su un telecomando. Per Rossignoli infatti questo è un aspetto cruciale che l’Autorità Garante per le Comunicazioni (AGCOM) deve affrontare prima che scatti il passaggio al nuovo digitale terrestre. Scopriamo quindi cosa rappresenta La Prominance e soprattutto qual è l’opinione dell’AGCOM a riguardo.
La “prominence” rappresenta la collocazione di un canale sulla tastiera del telecomando, una caratteristica di particolare rilevanza nell’era della televisione digitale, dove la vasta gamma di canali rende cruciale la facilità di accesso. Le emittenti locali in particolare rischiano di essere marginalizzate e relegate in posizioni di minor rilievo nella lista dei canali, diminuendo la probabilità che vengano notate durante lo zapping.
Inoltre anche l’evoluzione della televisione e l’avvento delle Smart TV introduco ulteriori sfide con dei telecomandi che risultano sempre più minimali e delle volte non presentano nemmeno i tasti numerici. Questo significa che le emittenti nazionali e locali possono perdere visibilità a favore di tutte quelle piattaforme di streaming che stanno proliferando nell’ultimo periodo. Inoltre anche l’AGCOM sta esaminando la questione attraverso una cosultazione pubblica, per decidere il provvidemento da prendere.
Infatti l’Autorità vorrebbe proporre l’obbligo per i produttori di Smart TV di includere tasti numerici e un menu specifico per i “servizi di interesse generale” (SIG) sui loro telecomandi. Nel caso in cui questa proposta venga accettata i telecomandi delle nuove Smart TV dovranno presentare dieci tasti numerici, un tasto ed un menu dedicati ai SIG, in modo tale da garantire agli utenti la possibilità di passare senza soluzione di continuità da un’app ad un canale del digitale terrestre.