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Pescara, mille persone al cinema per la proiezione del film su Flaiano di Davide Cavuti

La prima di «Un marziano di nome Ennio» al Cineteatro Massimo di Pescara ha raccolto tanti applausi dal numeroso pubblico presente, commosso al termine della proiezione

Pescara. «Viviamo un momento molto difficile e non è semplice presentare questo lavoro oggi. Spero che il mio film possa donarvi un abbraccio nel cuore, che vorrei condividere con tutto il popolo ucraino. Flaiano ha ripudiato la guerra e anche il regime»: così ha dichiarato il regista e compositore Davide Cavuti prima dell’inizio della proiezione pescarese. La frase è presente anche nel film omaggio allo sceneggiatore Ennio Flaiano, quando si fa riferimento al romanzo «Tempo di uccidere», scritto da Flaiano dopo le sue esperienze nella guerra d’Etiopia.
La serata ha fatto registrare il sold-out in sala, con la galleria colma di giovani che hanno applaudito lungamente il film alla fine. Alla proiezione, coordinata dalla giornalista Mila Cantagallo, erano presenti oltre al regista Davide Cavuti e a Nicola Mattoscio, presidente della «Fondazione Pescarabruzzo», alcuni componenti del cast tra cui l’attore Pino Ammendola (nel film interpreta il ruolo del celebre produttore Peppino Amato), Matteo Veleno (direttore della fotografia del film), Gabriele Antinolfi, direttore della «Biblioteca Luigi Chiarini» del «Centro Sperimentale di Cinematografia», partner del progetto cinematografico e Carla Tiboni, presidente dei «Premi Internazionali Flaiano».

Nella pellicola di Cavuti, sono presenti alcuni omaggi inediti di grandi personaggi del teatro, del cinema e della cultura al genio di Flaiano, tra cui Giorgio Albertazzi, Monica Vitti ed Edoardo Tiboni.

La conclusione del film mette in luce un aspetto molto intimo legato allo scrittore-sceneggiatore pescarese, il suo rapporto con la figlia Luisa, che Flaiano definiva il «suo amore purissimo».

«Grazie a tutto il cast di questo film. Devo confessare una grandissima commozione provata nella scena in cui Flaiano confessa il suo dolore per la figlia gravemente malata, il testo di Davide Cavuti interpretato dal protagonista Dapporto mi ha emozionato e lascia davvero il segno, tutto il film è bellissimo» – ha dichiarato il prof. Nicola Mattoscio, presidente della «Fondazione Pescarabruzzo» – «Il romanzo di Flaiano “Tempo di uccidere” è un grande libro che resta nella storia letteraria del nostro paese e soprattutto è un manifesto contro la guerra e per la pace. Grazie a Ennio Flaiano, viva il cinema e grazie a Davide Cavuti».

«Devo ringraziare i protagonisti di questo film che è meraviglioso e ci fa sentire anche orgogliosi di essere pescaresi», sono le parole del sindaco Carlo Masci alla fine della proiezione, rivolgendosi al regista Cavuti.

«Vi ringrazio della vostra presenza così numerosa e con tanti giovani. Ennio Flaiano rappresenta un vero punto di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi al mondo del cinema e della letteratura: è un lavoro rivolto soprattutto a voi – ha dichiarato Davide Cavuti -».

Il film biografico, che era stato presentato all’«Italian Pavilion» all’interno della 78ª «Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia», aveva già ricevuto alcuni importanti riconoscimenti nazionali, tra cui il «Premio Giornata Mondiale del Cinema Italiano» alla «Camera dei Deputati»: è prodotto da «MuTeArt Film» e da «Fondazione Pescarabruzzo», con la collaborazione della «Biblioteca Luigi Chiarini» del «Centro Sperimentale di Cinematografia». Nel cast, sono presenti Massimo Dapporto (Ennio Flaiano), Michele Placido (Vittorio De Sica), Mariano Rigillo (Federico Fellini), Pino Ammendola (Peppino Amato), Lino Guanciale (un giornalista ispirato alla figura di Carlo Mazzarella). Il cast si completa con Edoardo Siravo, Debora Caprioglio, Maria Letizia Gorga, Annalisa Favetti, Angelica Cacciapaglia. Per raccontare il celebre sceneggiatore italiano, sono interventi, inoltre, Enrico Vanzina, Giuliano Montaldo, Paola Gassman, Maria Rosaria Omaggio, Masolino D’Amico, Giuseppe Rosato. Il soggetto e la sceneggiatura del film sono firmati dallo stesso Davide Cavuti, che si è liberamente ispirato alla vita e alle opere dello sceneggiatore e scrittore pescarese; Matteo Veleno firma la fotografia del film, i costumi sono di Annalisa Di Piero, il trucco è di Antonio Quattromani, il suono in presa diretta è di Valentino Antinolfi, la colonna sonora del film è firmata da Davide Cavuti.

foto concessa gentilmente da Pietro Nissi per MuTeArt Film