Persecuzioni continue al telefono e sui social, denunciata una donna di 31 anni

La vicenda andava avanti da un anno, cioè da quando un uomo residente a Chieti aveva rifiutato di portare avanti una relazione con la donna che però non si era arresa al rifiuto

Dopo alcuni mesi di indagini nella giornata di ieri i Carabinieri di Monoappello, un comune di oltre 7mila abitanti, originariamente appartenente alla provincia di Chieti, ma che con il riordinamento delle circoscrizioni provinciali è stato riconosciuto come Comune della Provincia di Pescara, hanno denunciato una donna di 31 anni per il reato di stalking ai danni dell’ex fidanzato, che aveva deciso di mettere fine alla loro relazione.

Atti persecutori
Persecuzioni continue al telefono e sui social, denunciata una donna di 31 anni – Abruzzocityrumors.it

Il reato di stalking viene generalmente collegato a comportamenti aggressivi e persecutori realizzati da uomini, spesso ex fidanzati, compagni o mariti, nei confronti di donne, ma nell’ultimo decennio anche nella donna si sono scoperti più volte atteggiamenti persecutori nei confronti di un uomo. Alcuni anni fa, secondo l’Istat, erano state 3.505 le vittime maschili di stalking, un 30% del totale dei reati di persecuzione effettivamente denunciati, dove il restante 70% delle vittime è di sesso femminile.

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Questa volta lo stalker era una donna

Notoriamente alle cronache arrivano terribili storie di atti persecutori di uomini ai danni di donne, una volta fidanzate, moglie o compagne, vicende dolorose che alcune volte purtroppo finiscono in tragedia. Ma negli ultimi tempi cominciano a essere denunciati sempre più casi dove le parti si invertono e la donna si trasforma in stalker. Molte volte sono situazioni che sfuggono anche alla giustizia semplicemente perchè l’uomo sceglie di non denunciare per non essere passibile di scherno in una cultura dove l’uomo è quello coraggioso e impavido.

Questa volta lo stalker era una donna – Abruzzocityrumors.it

Le donne mostrano generalmente meno aggressività rispetto agli uomini, ossia i comportamenti violenti, sia psichici sia fisici, tendono a essere inferiori rispetto agli uomini. Le stalker scelgono forme di persecuzione più subdole: rubano e distruggono gli oggetti della vittima, si intromettono nella vita lavorativa e affettiva e ovviamente utilizzano tutti i mezzi di comunicazione che la tecnologia moderna mette a disposizione per “invadere” la vita privata della vittima. Proprio quello che è accaduto a un uomo di 34 anni di origine teatine, che da quando, a inizio 2025, aveva interrotto una relazione con una donna di 31 anni, ha visto la sua vita diventare un vero e proprio inferno.

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Salvato dai Carabinieri

La storia risale ai primi giorni del nuovo anno quando l’uomo decide di interrompere la relazione con la compagna più giovane di lui di tre anni, un rifiuto che non viene accettato dalla donna che da quel momento comincia  a stalkerare l’uomo in maniera sempre più insistente, non soltanto con telefonate continue, ma attraverso un uso sconsiderato dei social media, generando nella vittima un profondo stato d’ansia. Una prima denuncia presentata ai carabinieri sembrava aver fermato le intenzioni della donna che, invece, a distanza di qualche mese è tornata alla carica più agguerrita che mai, tanto da arrivare a presentarsi sul luogo di lavoro dell’uomo anche di notte, inviando bigliettini indesiderati, appostandosi vicino alla sua abitazione e chiamandolo ripetutamente, mettendo in atto quella che è sembrata sempre più una vera e propria ossessione.

Salvato dai Carabinieri – Abruzzocityrumors.it

 

Una seconda denuncia ha fatto scattare un’indagine più approfondita da parte dei militari dell’Arma che ha permesso di raccogliere molte prove contro la donna come l’analisi dei tabulati telefonici, la visione dei sistemi di video sorveglianza e alcuni appropriati pedinamenti che hanno portato così alla denuncia in stato di libertà, nei confronti della donna per atti persecutori, alla Procura della Repubblica di Pescara.

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