Dallo scorso primo novembre su Netflix è disponibile il documentario “Mysteries of faith” (Misteri della fede), disponibile in 190 Paesi del mondo raggiunti dalla piattaforma.
All’interno del documentario c’è spazio anche per un po’ di Abruzzo: alcune scene sono infatti state girate a Manoppello fra aprile e maggio 2022, con la raccolta di testimonianze dirette, del racconto dei protagonisti e delle immagini dei luoghi, dal sacro velo alla basilica del Volto Santo di Manoppello.
A collaborare alla registrazione del filmato abruzzese è stato, con la sua consulenza storica, Antonio Bini, che l’amministrazione comunale ha ringraziato per i suoi studi e per il suo impegno. Ringraziamento è stato espresso anche al frate Antonio Gentili e a tutti i frati cappuccini che hanno aperto le porte della basilica.
La docuserie che fa luce sui segreti del cristanesimo
La docuserie, prodotta da October Film, ha come obiettivo quello di esplorare alcuni dei più leggendari segreti del cristianesimo e accreditati miracoli, raccontando il Volto Santo di Manoppello.
Le riprese nella cittadina pescarese sono state realizzate lo scorso anno e diversi sono i cittadini intervenuti. Con un accesso a luoghi sacri di tutto il mondo, la nuova docuserie di Netflix esplora dunque alcuni importanti tesori della cristianità, come la corona di spine o l’iconico Sacro Graal, fonte di ispirazione per milioni di persone in tutto il mondo, nel corso dei secoli. Tra queste icone, anche il Sacro Velo che è stato mostrato dal cuore della basilica del Volto Santo.
“Girato a Manoppello fra aprile e maggio 2022 e realizzato da un’importante casa cinematografica anglo-americana – hanno affermato il sindaco Giorgio De Luca e il vicesindaco e assessore alla Cultura, Giulia De Lellis – “il docufilm è un importante strumento di promozione e conoscenza che varca i confini nazionali. Dopo aver ospitato in Municipio due degli autori durante le fasi di produzione del documentario, vogliamo ringraziare il rettore frate Antonio Gentili e i nostri frati Cappuccini che hanno aperto le porte della Basilica non solo in senso materiale e pratico, ma anche perché, con il loro lavoro quotidiano contribuiscono a far conoscere il Volto Santo e il suo meraviglioso messaggio d’amore” – hanno poi ulteriormente aggiunto i rappresentati dell’amministrazione comunale.