La leggenda di Re Artù prende vita a Campo Imperatore

Il Gran Sasso sarà uno dei luoghi in cui verranno girate delle scene della nuova serie Netflix “The Pendragon Cycle”.

La grandi produzioni americane, da sempre ritrovano nell’Italia da nord a sud, luoghi perfetti per mettere in scena i loro film o le loro serie TV. Questa volta, è il turno dell’Abruzzo che grazie ai panorami offerti dal Gran Sasso, ospiterà le riprese della serie Netflix “The Pendragon Cycle” dedicata alla leggenda di Re Artù, Mago Merlino e tutti i personaggi del Ciclo Bretone.

Netflix sbarca in Abruzzo per Re Artù
Netflix sbarca in Abruzzo per Re Artù abruzzo.cityrumors.it

La produzione americana della saga fantasy The Pendragon Cycle, diretta e prodotta da Ryan Whitaker e Jeremy Boering, passerà un po’ di tempo a L’Aquila per ultimare le riprese sulla piana di Campo Imperatore. Un grande riconoscimento per la Regione che, dei suoi panorami e ambienti, ha sempre fatto un vanto che viene riconosciuto anche all’estero.

Netflix approda in Abruzzo per Re Artù

Potranno essere fieri i cittadini abruzzesi, di vivere in una regione dai panorami unici e mozzafiato tanto da attirare l’attenzione estera. In particolare, a sentirsene attirati sono stati i produttori della serie americana, che sarà trasmessa sulla piattaforma Netflix, “The Pendragon Cycle”, serie che riprende a piene mani dal mito di Re Artù.

Produttori italiani hanno aiutato nella scelta
Produttori italiani hanno aiutato nella scelta abruzzo.cityrumors.it

Tra battaglie, maghi e predestinazione, muove i suoi primi passi The Pendragon Cycle, diretta e prodotta da Ryan Whitaker e Jeremy Boering che, con tutta la produzione, passeranno qualche giorno a L’Aquila per ultimare le riprese sulla piana di Campo Imperatore. Il soggetto della serie arriva da Jeremy Boering, ispirato dal ciclo letterario omonimo scritto da Stephen Lawhead.

Quella di Lawhead è a sua volta una rivisitazione dell’originale ciclo arturiano, che rilegge le vicende di Artù, Mago Merlino, Ginevra e altri personaggi, in una chiave più religiosa e cristiana. Per le regione Abruzzo, le riprese non sono solo un riconoscimento per i bei paesaggi ma aiuteranno anche a registrare degli introiti non da poco: varranno al territorio aquilano ben 2 milioni di euro. 

La serie sarà disponibile da giugno sulla piattaforma statunitense Daily Wire e a ottobre su Netflix. Per la scelta dell’Abruzzo, hanno contribuito i produttori italiani della serie Agostino Ferrante e Davide Cincis. Ferrante racconta infatti che:”Quando il progetto è venuto alla luce si sono guardati intorno per scegliere le location. L’Italia è attrattiva perché ha un incentivo fiscale che copre il 40% delle spese sostenute sul territorio da soggetti fiscalmente residenti nel Paese”.

Non sono mancati i ringraziamenti alla gente d’Abruzzo e alle strutture ricettive che, da subito, si sono rivelate estremamente disponibili e calorose.

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