Importante affermazione del Centro di Educazione Ambientale WWF “Monti della Laga” nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga al bando del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sull’educazione ambientale nei parchi nazionali.
Il progetto “Viva il Lupo, valorizzazione della biodiversità per una pedagogia della natura tra conflitto e resilienza”, presentato dal WWF Italia e da attuarsi presso il Centro “Monti della Laga” è risultato il primo dei 45 progetti finanziati dal Ministero.
Oltre ad occuparsi della convivenza sullo stesso territorio di questo grande carnivoro con le attività umane, il progetto ha anche l’importante obiettivo di rilanciare le attività di educazione ambientale nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, colpiti dai terremoti del 2016, puntando sulla valorizzazione di due Centri di Educazione Ambientale del WWF attivi in queste aree protette.
Per la provincia di Teramo il Progetto vede la collaborazione dell’Istituto Scolastico di Civitella del Tronto e l’adesione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
“È per noi un motivo di grande orgoglio veder riconosciuta e apprezzata l’attività del nostro Centro”, dichiara Claudio Calisti, Presidente del WWF Teramo. “Abbiamo puntato da sempre sull’educazione ambientale e proprio per questo creammo a Cortino un primo centro di educazione ambientale negli Anni ’80 quando ancora non esisteva il Parco ed esperienze di questo tipo erano veramente rare. Con gli anni, grazie alla collaborazione del Parco stesso e del Comune, abbiamo messo a punto un CEA che oggi è capace di svolgere tante attività di conservazione, sensibilizzazione e promozione del territorio. L’approvazione di questo progetto è uno stimolo a continuare su questa strada”.
Il WWF ha presentato altri 2 progetti al bando del Ministero e anche questi sono stati approvati: il progetto “Mediterraneo plastic free a partire dalle scuole” nel Parco nazionale della Maddalena in Sardegna e il progetto “Urbano, ma non troppo” dedicato alla citizen science nell’area urbana di Bologna.
“Con questi progetti, grazie al bando del Ministero, il WWF potrà far crescere la sensibilità e la cultura ambientale delle nuove generazioni”, aggiunge Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia. “Convivenza pacifica con i grandi carnivori, turismo sostenibile, riduzione della produzione di rifiuti di plastica, importanza degli spazi verdi urbani saranno i temi trattati dai progetti che coinvolgeranno oltre 6.000 ragazzi, 135 tra educatori e docenti sul territorio (con una ricaduta secondaria su 12.000 docenti a livello nazionale). Il tutto grazie alla consolidata rete di centri di educazione ambientale ed educatori del WWF che da sempre coinvolgono ragazzi e insegnanti in laboratori in classe e sul campo”.