Il caratteristico e particolare gioco da tavolo “Abruzzo – Forte e Gentile” adesso includerà anche il comune di Aielli.
Ci sono tanti modi di far conoscere la propria cultura e la cultura della propria terra. A volte lo si fa in maniera più classica, altre volte le bell idee riescono a venire fuori, diventando caratteristici passatempi. Un esempio è proprio il gioco da tavolo “Abruzzo – Forte e Gentile”, ideato Salvatore Romano per celebrare l’Abruzzo e le sue tradizioni.
“Abruzzo – Forte e Gentile” potrà aiutare tutti gli abruzzesi a scoprire scorci della propria regione, senza mai abbandonare il divano di casa. Passare una bella serata con amici e famiglia, mangiando arrosticini ed esplorando le bellezze e le tradizioni dell’Abruzzo. E adesso, sarà possibile attraversare anche Aielli!
“Abruzzo – Forte e Gentile” accoglie Aielli sul suo tabellone
Conoscere le bellezze e le tradizioni dell’Abruzzo, restando comodamente seduti a casa propria? Ora si può fare, grazie al divertentissimo gioco da tavolo “Abruzzo – Forte e Gentile”, gioco ideato e sviluppato da Salvatore Romano che permette di girare per la Regione Verde, con giusto qualche tiro di dadi.
E ora, alle tante località già presenti, si aggiunge Aielli, il piccolo ma caratteristico comune in provincia di L’Aquila, il cui borgo vecchio è situato a oltre mille metri d’altitudine, uno dei centri più elevati della Marsica. Con fierezza, ha parlato di questo inserimento nel gioco, anche il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale.
Di Natale ha parlato dell’importanza che ha, per la sua Aielli, comparire in un’opera del genere, che celebra Abruzzo e i suoi borghi caratteristici, dichiarando:“I trabocchi, Collemaggio, il Duomo di Teramo, Aielli con il murale di Okuda, il Ponte del mare. Sul tabellone del nuovo gioco da tavolo Abruzzo il gioco, ci siamo anche noi, fra i simboli d’Abruzzo, come se fosse normale”.
Ha continuato, Di Natale, spinto dall’entusiasmo e ringraziando Salvatore Romano:“Abbiamo anche una carta da gioco dedicata, in cui si consiglia di visitare Aielli con un tour dei murales. Grazie all’ideatore Salvatore Romano per averci cercato e voluto nella sua bellissima creazione ludica: siamo stati sui libri, tesi di laurea, televisione, film. Ma su un gioco da tavolo è davvero la prima volta”.
Ma come si inizia a giocare? Ci viene direttamente spiegato dal gioco, con un pizzico d’ironia:”Puoi chiamarli arrustelle, rustelle o arrosticini, ma alla fine conta solo una cosa: chi è stata l’ultima persona del gruppo a mangiarli”.