Chi ha una partita Iva potrebbe voler integrare i suoi guadagni con un lavoro da dipendente, e la Legge norma questo aspetto.
Nel nostro Paese c’è la possibilità di svolgere anche due lavori contemporaneamente, sia come dipendente che come libero professionista. Ovviamente però ci sono delle regole e norme da rispettare.
Sicuramente le due attività devono poter essere svolte in modo che non si creino conflitti, né di interesse né per quanto riguarda gli orari di lavoro. Un dipendente, ad esempio, può anche aprire una Partita Iva a patto che ciò non abbia conseguenze sullo svolgimento dell’impiego come subordinato.
Esistono ovviamente molte casistiche e ogni situazione lavorativa può presentare peculiarità di vario genere. Però possiamo rifarci alle Leggi vigenti per avere un quadro chiaro di come agire se si vuole fare due lavori contemporaneamente.
Partita Iva e lavoro dipendente, ecco cosa dice la Legge in merito
La Legge permette a chiunque di aprire una partita Iva anche se ha un lavoro come dipendente. È d’obbligo, però, che l’attività autonoma non vada in conflitto con gli interessi dell’azienda presso cui il dipendente ha un contratto.
L’attività autonoma dunque non deve essere concorrenziale al settore dell’azienda, e inoltre vige l’obbligo di segretezza. Il dipendente, cioè, non può divulgare informazioni a cui accede dal suo lavoro come subordinato. Inoltre l’attività autonoma deve svolgersi al di fuori dell’orario di lavoro come dipendente.
Quando si parla di lavoratore dipendente siamo di fronte sia al comparto privato che a quello pubblico. Nel secondo caso, chi ha un contratto nel pubblico impiego ha ulteriori limitazioni e/o regole da seguire.
Chi lavora nelle PA, infatti, è vincolato dall’obbligo dell’esclusività e dunque in teoria non può aprire una partita Iva. Esistono però delle eccezioni, ovvero quando il dipendente pubblico ha un contratto part-time e non lavora per più di 18 ore settimanali. In questo caso la Legge consente al dipendente di aprire un’attività in proprio, ma solo come professionista iscritto ad un Albo.
Se ciò accade, il dipendente pubblico deve seguire le tre regole fondamentali; la prima è la medesima che coinvolge il dipendente di un’azienda privata, ovvero la sua attività non deve essere in conflitto con l’incarico nella PA. La seconda regola è che l’attività autonoma non crei problemi nel lavoro come dipendente e la terza è che il lavoro svolto con la Partita Iva deve effettuarsi al di fuori delle 18 ore stabilite dal contratto.
Ricordiamo, infine, che in alcuni casi non è nemmeno necessario aprire la partita Iva: un dipendente – sempre rispettando tutte le regole sopra citate – può avviare delle collaborazioni occasionali da svolgere saltuariamente.