Marco D’Amore, il Ciro Di Marzio della serie tv Gomorra, presenterà a Pescara il suo terzo film da regista, Caracas. Una storia tratta da un romanzo di Ermanno Rea.
L’immortale sarà a Pescara, nelle vesti reali di chi lo ha interpretato nella serie Gomorra e nell’omonimo film del 2019, ovvero Marco D’Amore. L’attore conosciuto ai più per essere stato Ciro Di Marzio, amico fraterno/nemico mortale di Genny Savastano – interpretato da Salvatore Esposito – presenterà nella città abruzzese il suo ultimo film, Caracas.
Marco D’Amore non è solo un apprezzato attore, ma anche un regista dalle forti doti comunicative. Nel 2019 ha diretto L’immortale, dove lui stesso ha vestito i panni del personaggio che ha interpretato per anni nella serie Gomorra, Ciro Di Marzio, soprannominato appunto l’Immortale, mentre nel 2022 ha diretto Notte magica. Tornerà nelle sale con un terzo film, Caracas.
Caracas, terzo film di Marco D’Amore, presentato a Pescara
Sabato 2 marzo, con un doppio appuntamento alle 18,30 al cinema The Space di Montesilvano e alle 20,45 al Multiplex Arca di Spoltore, dove la serata sarà condotta dal critico cinematografico Francesco Di Brigida. Marco D’Amore presenterà al pubblico il suo ultimo lavoro, Caracas, film tratto dal romanzo “Napoli ferrovia” di Ermanno Rea.
Il partner artistico del regista sarà il pluripremiato attore Toni Servillo che interpreterà il protagonista della vicenda, lo scrittore Giordano Forte. Costui torna a Napoli dopo parecchi anni, tuttavia i luoghi da lui tanto amati non riusciranno in un primo momento a curare la crisi creativa che sta attraversando.
A farlo, invece, sarà un incontro inaspettato, con il personaggio interpretato proprio da Marco D’Amore, un militante di estrema destra soprannominato Caracas. Anche quest’ultimo attraversa una profonda crisi, ma non creativa, bensì esistenziale, infatti è alla ricerca di una verità che possa giustificare tutto ciò che l’umanità affronta di giorno in giorno, e per farlo ha deciso di convertirsi all’Islam.
Giordano, quindi, troverà di nuovo l’ispirazione narrando questo sorprendente incontro e l’amore sbocciato tra Caracas e Yasmina (Lina Camelia Lumbroso), una ragazza islamica eterodossa. Lo stesso D’Amore, parlando del film, ha affermato che la miccia da cui scaturisce il tutto è un incontro impossibile, tra due personaggi che vedono il mondo in due modi troppo differenti: “Inclassificabile, inspiegabile, com’è inspiegabile la vita e che un vecchio scrittore si avvicini a uno come Caracas“.
Toni Servillo ha altresì dichiarato: “È stata un’emozionante circostanza ritrovarmi a lavorare con Marco che è cresciuto nella mia compagnia teatrale. È bello che oggi sia lui a dirigermi. Questo film ha un linguaggio complesso su argomenti complessi. Poi c’è il romanzo di Rea che conoscevo e amo“.