Dal venerdì alla domenica, con una serie di manifestazioni, i cittadini giuliesi hanno ricordato i loro caduti: 144 secondo le ultime ricerche del giornalista Walter De Berardinis, poi pubblicate e distribuite gratuitamente al pubblico presente. Momento toccante del venerdì è stata la scopertura della targa in ricordo della Guardia di Città – Agente di Polizia – Francesco Paolo Rossi (1879-1918) deceduto a Verona, alla presenza degli agenti della Questura di Teramo; il 24 e 25 novembre prossimo, lo stesso De Berardinis, si recherà a Verona – in occasione dell’Esposizione internazionale della filatelia e storia postale, dedicata al centenario della Grande Guerra – per consegnare alla Questura di Verona e la Città di Verona, due targhe in ricordo dell’Agente di Polizia giuliese morto nella Grande Guerra.
Il sabato è stato dedicato interamente alla parte culturale con la presenza dello storico Sandro Galantini e il direttore dell’Archivio di Stato di Teramo e Pescara, Carmela Di Giovannantonio, quest’ultima ha ufficialmente comunicato che il progetto ideato da De Berardinis, la Città di Giulianova e l’Archivio di Stato di Teramo sulla Grande Guerra, concorre, con altri 87 progetti per aggiudicarsi eventualmente un finanziamento. Proprio il progetto giuliese, tecnicamente realizzato dal direttore creativo della Braga Print Art Studio di Giulianova di Rosita Braga, vedrà la collocazione all’interno del Cimitero monumentale.
L’ultima giornata, nonostante la pioggia fitta del mattino, si è svolta regolarmente nella parte alta della Città e al lido, conclusasi con l’esibizione della banda di BellanteBand diretta dal Maestro Michele Furia. Anche le parole del neo Commissario Prefettizio, dott. Eugenio Soldà, hanno reso la giornata più sentita, visto che lui ha portato le testimonianze della zona dove vive e risiede da alcuni anni, il vicentino martoriato un secolo fa dalla terribile Grande Guerra.
Un gradito saluto è giunto al Commissario delle Guardie d’Onore al Pantheon, Walter De Berardinis, direttamente dalla segreteria particolare di Sua Altezza Reale Principe Emanuele Filiberto di Savoia per complimentarsi per l’ottima organizzazione dell’evento. Durante i tre giorni hanno sfilato le uniformi storiche della Croce Rossa Militare Italiane giunte direttamente dal museo di Roma grazie all’interessamento del Caporal Maggiore Francesco Recinelli e sono stati letti solennemente i nomi e l’età dei 144 caduti.