Dopo aver dipinto, lo scorso ottobre, a Portugalete una parete nelle vicinanze della scuola, in questi giorni ha realizzato, in collaborazione con l’artista locale Arantza Coote) il murales per il centro culturale “Plaza beltza” (Piazza Nera) di Sopelana (Paesi Baschi-Spagna).
L’opera (25 metri per 3,5 circa) ha come tema principale il dibattito, attività ricorrente in un centro culturale, ed è ispirata ad una fotografia scattata durante un concerto nella stessa struttura. I protagonisti affrontano il discorso faccia a faccia dando vita ad una sorta di assemblea. Alcuni dei personaggi, divisi in due gruppi, sono rappresentati anche nella parte opposta, andando a realizzare una discussione non solo con gli altri ma anche con se stessi.
Una scelta così commentata dall’artista: “Un collettivo con obiettivi sociali funziona in maniera collettiva soltanto mettendosi in discussione. La critica agli aspetti negativi del mondo e della società deve sempre partire da un’attenta autoanalisi e autocritica. La mia opera quindi è un invito a riflettere su se stessi prima di dedicarsi ai problemi comuni”.
Ed Edoardo Ettorre riflette sempre la sua autoanalisi artistica e sociale nelle sue opere, così come aveva tentato di fare quest’estate per la vicenda del murale nel palazzo di via Di Vittorio all’Annunziata. Anche in questo caso però il detto ‘nessuno è profeta in patria’ sembra essere pertinente e così Dodo è tornato a dipingere uno spazio sociale in Spagna.