Kashmira Bulsara, la sorella di Freddie Mercury, ha speso segretamente 3 milioni di sterline per riacquistare all’asta gli oggetti più preziosi del cantante dei Queen, un gesto commovente per preservare la memoria di famiglia.
A ormai quasi 34 anni dalla morte di Freddie Mercury, il suo ricordo continua a vivere non solo nella musica, ma anche attraverso gli oggetti personali che hanno segnato la sua vita privata.

Oggetti resi famosi dalla narrativa quasi leggendaria costruita intorno al cantante, che era un appassionato collezionista non solo di opere d’arte, con le quali aveva allestito una vera e propria galleria a Garden Lodge, la sua splendida villa nel cuore di Kensington dove ha vissuto fino al giorno della sua morte, ma anche di oggetti per lui preziosissimi.
L’eredità di Freddie Mercury
Tutto il patrimonio personale di Freddy Mercury, eccezion fatta per una cospicua somma di denaro andata al suo ultimo compagno – Jim Hutton, scomparso nel 2010 – e al 25% del suo patrimonio economico andato ai genitori e alla sorella Kashmira, era stato destinato a Mary Austin, la donna con la quale visse a lungo prima del suo outing.
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Le volontà di Mercury furono molto chiare. La Austin avrebbe gestito non solo la villa, ma anche tutti i suoi fondi, le royalties. Persino quanto rimasto della sua eredità familiare dopo la morte dei genitori, Bomi e Jer, deceduti rispettivamente nel 2003 e nel 2016, è finita sotto la competenza della donna che oggi ha 74 anni.
Freddie Mercury, tutto all’asta
La decisione di Mary Austin di mettere tutto all’asta è stata accolta con molto malumore dai fan del cantante. Anche perché tutti i suoi oggetti più preziosi sono stati banditi dalla prestigiosa casa d’aste Sotheby’s per un ulteriore introito di circa 50 milioni di euro. La stessa villa di Garden Lodge, arredata con mobili e oggetti scelti personalmente da Freddy, è in vendita a un prezzo di partenza di 30 milioni di sterline. Inutile sottolineare il fatto che molti abbiano accusato Mary Austin di avere voluto monetizzare…
Nel settembre 2023, oltre 1.400 beni appartenuti al frontman dei Queen sono stati messi all’asta in un evento record che ha attirato fan e collezionisti da tutto il mondo. La mostra dedicata alla collezione del cantante è stata visitata da quasi 150mila persone.
I beni di Freedie Mercury riacquisiti dalla sorella
Nel dietro le quinte, però, si è consumata una storia di famiglia suggestiva. La sorella di Freddie, Kashmira Bulsara, legatissima al cantante, la cui figura viene illustrata molto precisamente anche dal film Bohemian Rhapsody, ha infatti deciso di riacquistare in segreto molti di quegli oggetti, spendendo circa 3 milioni di sterline, gran parte di quello che Mercury le aveva lasciato in eredità.
Inizialmente la sua decisione non è in alcun modo stata promossa e Kashmira Bulsara ha preteso l’anonimato. Ma alla fine la notizia è venuta fuori e Kashmira ha confermato: “Una scelta del tutto personale nel tentativo di preservare frammenti di una memoria familiare che rischiavano di finire in mani sconosciute”.

L’asta “Freddie Mercury: A World of His Own”
In tutto la collezione del cantante dei Queen – intitolata Freddie Mercury: A World of His Own – si è svolta a Londra presso la sede di Sotheby’s, e ha raccolto oltre 40 milioni di sterline, superando di gran lunga le stime iniziali ce non arrivavano a un quarto di quanto battuto.
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In vendita c’erano pezzi straordinari: dal pianoforte Yamaha Baby Grand usato per comporre Bohemian Rhapsody (battuto a 1.7 milioni di sterline) ai testi originali scritti a mano di Don’t Stop Me Now e Killer Queen passando per alcuni costumi di scena iconici: persino il pettine per baffi del cantante.
Cosa ha acquistato Kashmira Bulsara
Secondo quanto riportato dal Sun e confermato da The Independent Kashmira Bulsara ha partecipato all’asta in modo anonimo, inviando il suo assistente personale da Sotheby’s mentre seguiva la diretta online e impartendo istruzioni molto dettagliate su cosa seguire e quanto offrire.
Tra i pezzi più significativi che è riuscita a riacquistare ci sono: il famoso gilet dipinto a mano con i ritratti dei sei gatti di Freddie, indossato nel video These Are The Days Of Our Lives – l’ultimo giurato dal cantante (140mila sterline), il suo jukebox Wurlitzer (400mila sterline), otto pagine di bozze dei testi di Killer Queen (280mila sterline), una giacca militare realizzata per il 39esimo compleanno del cantante (460mila sterline) oltre ad alcuni oggetti personali, capi di vestiario comune, scarpe e oggetti cari al cantante.
Fonti vicine a Kashmira raccontano che la donna “era arrabbiata e molto addolorata” vedendo i beni più cari di suo fratello fossero finiti all’asta, ma ha potuto contare su un “un budget importante ma non illimitato” per portare a termine la sua missione.
Mary Austin e il motivo dell’asta
Mary Austin, che ha conosciuto Mercury nel 1970 e gli è rimasta accanto fino alla fine, ha spiegato di aver deciso di vendere i beni per “chiudere un capitolo e mettere ordine nella sua vita”. Gran parte dei proventi è stata donata alla Mercury Phoenix Trust e alla Elton John AIDS Foundation, organizzazioni che combattono l’AIDS, la malattia che è costata la vita a Freddie nel 1991.
In un’intervista alla BBC, Mary Austin ha dichiarato che “…La collezione ti fa entrare nell’anima dell’uomo che conoscevo. È una raccolta intelligente e sofisticata, che non tutti assocerebbero immediatamente a Freddie”, in questi oggetti la sua memoria è presente e molto riconoscibile.

Freddie e Kashmira: un legame speciale
Nata a Zanzibar come suo fratello, Kashmira Bulsara ha sempre mantenuto un legame discreto ma profondissimo con Freddie Mercury. Dopo la sua morte, è diventata una delle poche persone della cerchia familiare ad aver custodito e protetto la sua memoria con grande rispetto.
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Questo gesto che le costa tre milioni di sterline non è solo una questione di valore economico, ma testimonia quanto quello che resta della famiglia Bulsara desideri preservare l’eredità intima di Freddie.
Oggi Kashmira Bulsara, sposata e madre di due figli, 73 anni, vive a Londra insieme ai due figli Jamal e Nathalie.
Un caso non isolato
Kashmira non è la prima parente a dover “riscattare” pezzi di famiglia all’asta. Julian Lennon, figlio di John Lennon, ha raccontato di aver dovuto acquistare lettere e cartoline del padre messe in vendita, dopo che Yoko Ono aveva deciso di non consegnargliele.
Nel mondo della musica, il valore affettivo di questi cimeli supera spesso quello monetario, rendendo aste come quella di Sotheby’s eventi carichi di emozioni e significati profondi.