La notte di Natale ha visto, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro da parte di Papa Francesco, l’inaugurazione delle celebrazioni del grande evento della Chiesa cattolica
Tra il 24 dicembre 2024 e il 6 gennaio 2026 a Roma si svolgerà il Giubileo, cioè un periodo di circa un anno considerato particolarmente sacro per la Chiesa cattolica. Nella dottrina cattolica il Giubileo è un evento importantissimo, durante il quale i fedeli da tutto il mondo vengono incoraggiati ad andare a Roma in pellegrinaggio. Un anno di riconciliazione e conversione, durante il quale la Chiesa concede particolari indulgenze, ottenute grazie a opere di pietà, di penitenza e di carità.
Quello che si è inaugurato questa notte con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro è chiamato il Giubileo della Felicità e porterà nella Città Eterna, per i dodici mesi di celebrazioni, oltre 32 milioni di pellegrini da ogni parte del mondo e metterà ancora di più la Capitale al centro del mondo Cristiano.
Migliaia di fedeli in piazza San Pietro e milioni di persone collegate davanti alle televisioni di tutto il mondo hanno celebrato l’inaugurazione da parte di Papa Francesco del Giubileo della Felicità 2025. Nella Chiesa cattolica il Giubileo è l’anno della grande indulgenza, del perdono plenario dai peccati. Durante i dodici mesi di celebrazione infatti il Papa concede l’indulgenza plenaria, cioè la liberazione dalla pena di tutti i peccati commessi, è inoltre un periodo in cui ci si prende idealmente una pausa e si sperimenta la santità di Dio.
In origine l’arrivo a Roma garantiva ai pellegrini il perdono da tutti i peccati, ma l’Anno Santo oramai è diventato più che altro un evento per rafforzare il legame tra i fedeli e i principali luoghi di culto della religione cattolica, oltre che una grossa opportunità per la città che lo ospita, cioè Roma. Ecco perchè una volta si teneva rigorosamente ogni 25 anni, ma negli ultimi 50 anni se ne sono tenuti alcuni speciali per ricorrenze particolari e un altro è già previsto per il 2033, quando ricorreranno i 2000 anni dalla morte di nostro Signore Gesù Cristo.
Il primo Giubileo della storia fu indetto nel 1300 da papa Bonifacio VIII. Fu un evento di portata storica, talmente significativo che Dante Alighieri decise di collocare il viaggio della Divina Commedia tra Inferno, Purgatorio e Paradiso proprio nell’aprile del 1300. Per annunciare l’avvio di questo particolare anno si utilizzava un corno d’ariete, in ebraico chiamato “Yobel”, da cui deriva la parola “Giubileo” e la grande celebrazione può avere un valore ordinario, legato a scadenze prestabilite o straordinario, se viene indetto per qualche avvenimento di particolare importanza. Dopo il 1300, il Giubileo divenne una tradizione consolidata nella Chiesa cattolica e in un primo momento veniva indetto una volta ogni 100 anni. Nel 1343 però, il papa Clemente VI ridusse a 50 gli anni e nel 1389, papa Urbano VI ridusse ulteriormente il periodo tra un Giubileo e l’altro facendolo coincidere con gli anni di vita terrena di Gesù, ovvero 33.
A partire dal 1470, infine, papa Paolo II stabilì che il Giubileo dovesse tenersi una volta ogni 25 anni e con questa regola siamo arrivati ai nostri giorni. L’ultimo Giubileo ordinario cadde infatti nel 2000 quando il papa era Giovanni Paolo II e il prossimo è previsto per il 2050. Ma già nel 2015 ci fu quello straordinario indetto da papa Francesco per commemorare l’Anno della Misericordia. Proprio in occasione dell’ultimo Giubileo straordinario si decise che le singole diocesi del mondo potessero avere ognuna la propria porta santa, privilegio concesso fino ad allora oltre a San Pietro anche alle altre tre basiliche maggiori dell’Urbe: San Giovanni in Laterano (che è anche la cattedrale di Roma e sede del Papa nella sua veste di vescovo della città), Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura.