L’attentato a Magdeburgo riapre la discussione sulla sicurezza in Germania. Afd ha deciso di adottare una linea dura: ecco i dettagli
La sicurezza in Germania viene ormai da tempo messa alla prova dai terroristi. E l’ultimo attacco ai mercatini di Natale a Magdeburgo conferma la presenza di possibili falle nel sistema. E proprio la tragedia ha riaperto la discussione su come muoversi per consentire al Paese di non fare più i conti con eventi simili. Al momento non sembrano esserci in programma cambiamenti, ma l’Afd continua a chiedere il pugno duro per garantire a cittadini e turisti di muoversi senza mettere in pericolo la propria vita.
Naturalmente c’è in corso una riflessione anche nel governo tedesco. Qualcosa dovrà essere fatto per evitare di dover fare i conti ancora con eventi come quelli di Magdeburgo. Non è la prima volta che i mercatini di Natale finiscono nel mirino dei terroristi. Il pericolo è rappresentato dai cosiddetti lupi solitari, ma si teme che in futuro ci possa essere un attacco più organizzato.
L’Afd è da sempre un partito che chiede di adottare il pugno duro nei confronti dell’immigrazione. Secondo quanto detto dalla leader Alice Weidel proprio a Magdeburgo, l’attacco è colpa della politica incontrollata sui migranti che ormai da tempo va avanti nel Paese tedesco. Per questo motivo la richiesta della forza politica è quella di iniziare con le espulsioni e aumentare la sicurezza in vista magari di eventi molto delicati come possono essere i mercatini di Natale.
Al momento il governo tedesco non pensa di modificare molto rispetto a quanto fatto fino ad oggi sull’immigrazione. Naturalmente sono in corso delle riflessioni per capire magari in futuro di aumentare le misure di sicurezza per quanto riguarda gli eventi più a rischio per evitare proprio eventi come quello successo a Magdeburgo.
A prescindere da quello che succederà in Germania, in Europa è scattato l’allarme terrorismo. In Italia, anche a causa del Giubileo, sono state rafforzate le misure di sicurezza e i controlli per prevenire qualsiasi attacco. La Slovenia ha deciso di estendere i controlli alle frontiere per altri sei mesi. E naturalmente non è da escludere che altri Paesi possano prendere delle decisioni ancora più dure per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti.