Come annunciato a giugno proprio nella sala consiliare della Provincia, l’associazione costituita da Vincenzo Di Nicola – oggi dirigente informatico INPS, un passato a Stanford e nella Silicon Valley noto per aver fondato start up fintech come Conio e Go Pago – durante l’estate, con i i giovani e giovanissimi fondatori di ./cogita, tutti teramani e professionisti affermati – impegnati in società private con sedi in Italia e all’estero – ha dedicato il suo tempo a costruire una piattaforma digitale didattica che dal 17 ottobre è fruibile da tutti su YouTube. Per le riprese e la produzione ci si è affidati al coworking Wide Open di Teramo.
“Ho avuto la possibilità di confrontarmi con professionisti di spessore mondiale – sottolinea Vincenzo Di Nicola – Cosa ho notato? Che i giovani del nostro Paese non hanno nulla da invidiare se non la possibilità di essere messi alla prova. Nel nostro corso, un approccio molto americano, tutti, anche quelli che non si sono misurati con i codici possono realizzare la loro webapplycation. Non più solo fruitori passivi di tecnologia ma creatori attivi di tecnologia”.
In Italia c’è carenza di informatici: ne servirebbero dieci volte tanto. Eppure solo il 21% degli italiani (OCSE) possiede delle buone conoscenze informatiche. Nelle scuole non se ne parla abbastanza. Uno studente su tre avrebbe intrapreso la carriera nel settore Itc se avesse saputo degli sbocchi professionali possibili. Ma non si tratta solo di lavoro. Si tratta di incoraggiare curiosità e intraprendenza che tutti sperimentano sui social per portarla allo step successivo: chiedersi come sia nata l’applicazione che si sta usando. Ogni giorno postiamo foto, video senza sapere che in quel momento stiamo parlando con linguaggio informatico: utilizziamo codici.
./cogita nasce per questo, per essere una soluzione al pregiudizio di non essere abbastanza. Nelle lezioni tutti possono scoprire il mondo dell’informatica e utilizzando le tecnologie più innovative si viene accompagnati nel percorso verso le sue applicazioni pratiche.
“La Provincia accompagna questo percorso dal 2016 – dichiara il consigliere provinciale con delega al Pnrr e all’innovazione – oggi più che mai sappiamo quanto siano strategiche e necessarie queste competenze. Ma soprattutto sappiamo quanto può essere di stimolo avere docenti giovani e professionisti, quanto questo possa essere motivante e inclusivo per tutti quelli che fino ad ora non si erano avvicinati all’informatica pensandola troppo difficile o che non hanno contezza di quanti sviluppi professionali possa avere”.