Controguerra. La lingua non è solo uno mezzo per comunicare, per raccontarsi e per conoscersi: è anche uno strumento di potere politico e geopolitico che definisce appartenenze e identità.
Per indagare il ruolo e l’uso della lingua nei modelli sociali e nei conflitti tra gruppi e culture la rassegna Emergenze Mediterranee ospita Giovanni Agresti, docente dell’Università degli Studi di Teramo ed esperto di sociolinguistica.
Appuntamento sabato 8 ottobre alle ore 17 nell’Enoteca comunale di Controguerra con “Lingue e comunità nel tempo della paura”. Introduce l’Assessore alla Cultura del Comune di Controguerra Fabrizio Di Bonaventura, modera il presidente dell’IITM e direttore artistico di Emergenze Mediterranee Leandro Di Donato.
L’ingresso è libero.
Il professore Giovanni Agresti si occupa da oltre vent’anni di diversità linguistica e di quella che lui stesso ha battezzato “Linguistica dello sviluppo sociale”. Fondatore e primo Presidente dell’Associazione LEM-Italia (Lingue d’Europa e del Mediterraneo), Dal 2014 dirige il Centro studi Sociolingua per la promozione della diversità linguistica da lui stesso creato presso l’Università di Teramo. Dalla primavera 2016 è Presidente per l’Italia, la Repubblica di San Marino e la Santa Sede della prestigiosa organizzazione La Renaissance Française, fondata nel 1915 per volontà del Presidente Poincaré. Da settembre 2016 è coordinatore del Master internazionale di 1° livello in Coopération au développement en Afrique et en Méditerranée, organizzato dall’Università di Teramo e dall’Université Senghor di Alessandria d’Egitto con la partecipazione de La Renaissance Française.
Dopo Controguerra la rassegna Emergenze Mediterranee prosegue fino a dicembre lungo i comuni della provincia di Teramo che hanno aderito all’iniziativa. Quattro mesi di eventi e spettacoli lungo 11 Comuni. Informazioni sul sito www.istitutoteatromediterraneo.it. La sesta edizione di Emergenze Mediterranee è organizzata dalla Sezione italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo con il patrocinio della Regione Abruzzo e della Provincia di Teramo, con il patrocinio e la partecipazione dell’Università degli Studi di Teramo e con il sostegno della Fondazione Tercas e dei Comuni aderenti.