Palena. Domani, sabato 3 settembre, presso la Sala Conferenze del Castello Ducale di Palena, avranno luogo le “Conversazioni di Paleontologia”, un’iniziativa culturale promossa dal Servizio Geologico e Paleontologico della Sopraintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, dal Comune di Palena, dall’associazione “Majella Madre” e dal Museo Geopaleontologico “Alto Aventino”.
L’incontro, rivolto a tutti gli appassionati di Paleontologia e Geologia, esprime il desiderio comune a molti di voler ricordare Erminio Di Carlo, appassionato cultore di Paleontologia, già presidente dell’associazione culturale “Majella Madre” e gestore del Museo Geopaleontologico “Alto Aventino”. Sarà infatti richiamata l’importante attività di Erminio Di Carlo per la crescita delle conoscenze sulla storia geologica del territorio abruzzese da diversi studiosi, provenienti da più università italiane che in passato hanno avuto modo di conoscerlo e condividere le sue scoperte. Gli interventi che riguarderanno i risultati recenti delle loro ricerche in Abruzzo, saranno presentati in forma divulgativa per un pubblico di non specialisti.
Si inizierà alle 9.30 con il saluto delle autorità; alle 9.50 i ricordi di Francesco Sabatini, Aurelio Manzi e Angelo Angelozzi; alle 10.30 interverrà Andrea di Cecnio con “L’ultima scoperta di Erminio: la malacofauna del Pliocene di Altino”; alle 10.50 intervento di Giorgio Carnevale con “Le faune a pesci di Capo di Fiume, Palena: tafonomia e paleocologia”; alle 11.10 Chiara Angelone con “I prolaghi del Miocene in Italia”; alle 11.50 Giorgio Carnevale con “Abruzzoichthys erminoi e la fauna a pesci di Torricella Peligna e Gessopalena”; alle 12.10 Paul Mazza con “Ermino, l’investigatore di un passato che ci racconta”; alle 12.30 Maria Adelaide Rossi con “Recenti dati sui rettili miocenici di Scontrone”; alle 12.50 Marco Rustioni con “Il presente come chiave di lettura del passato: gli artiodattili primitivi attuali e quelli estinti di Scontrone ed infine alle 13.10 Silvano Agostini con “Il valore sociale della divulgazione delle scienze della terra”.
Francesco Rapino