È un’occasione di accesso libero di tutti i cittadini ai beni culturali e alla conoscenza, così da poter essere coinvolti nella scoperta dei propri “oggetti”, del loro territorio e della loro storia. Sarà possibile comprendere di appartenere a una storia lunga e affascinante, che sa fornire strumenti per decodificare il presente e anche il futuro.
La bellezza del patrimonio archeologico si sta riscoprendo in questi anni nell’area archeologica del famoso villaggio neolitico di Ripoli (5200-4000 a.C. circa), grazie alle nuove indagini scientifiche, dirette da Andrea Pessina, frutto della stretta collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, il Comune di Corropoli e Italico onlus.
Emergono reperti straordinari, in particolare la ceramica figulina dipinta della cultura di Ripoli, che aggiungono elementi nuovi alla lettura della storia del territorio e confermano la nascita di una nuova stagione, quella di una ricerca archeologica intensa e del prosieguo della conoscenza del sito preistorico, pietra miliare dell’archeologia italiana, scoperto dall’archeologo teramano Concezio Rosa (1865).
La manifestazione si inserisce altresì nell’ambito del più ampio progetto di ricerca, tutela e valorizzazione di Ripoli. A tal proposito, si segnala che la progettualità, nata grazie ai risultati delle nuove campagne di scavi (2011-2012-2015) e delle connesse attività di valorizzazione e didattica, è stata recentemente premiata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (nel dicembre 2017 la Commissione del progetto “Bellezza@-Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati” ha vagliato quasi 140.000 segnalazioni, selezionandone 271, tra cui il progetto di completamento del Parco Archeologico e Museo di Ripoli).