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Contrasti in casa Bertè: la verità “scomoda” della terza sorella

Il rapporto tra Loredana Bertè e Mia Martini? Per nulla idilliaco.

Parola di Olivia, la piccola di casa Bertè, intervenuta a gamba tesa dopo l’ospitata della sorella Loredana nel programma di Silvia Toffanin, Verissimo, andato in onda sabato scorso.

Le accuse sono pesanti, a cominciare dalla volontà della indimenticata Mia di voler tenere la vulcanica sorella a “debita distanza”. “Il cellulare non solo non te l’ha mai regalato ma si guardava bene dal farti avere il suo numero” ha scritto Olivia in un post su Facebook.

Un post in cui si definisce “arrabbiata” e nel quale tiene a precisare alcuni passaggi a suo dire non veritieri. A partire dal racconto fatto da Loredana, la quale ha ricordato, tra le lacrime, il periodo trascorso in carcere da Mimì, a seguito del quale rimase chiusa in soffitta per sfuggire ai guai con la giustizia.

Nulla di più falso, secondo Olivia. “Mimì è stata in carcere quattro mesi e non due anni e soprattutto una volta rientrata a casa (un attico privo di soffitte) non ha mai avuto problemi con la giustizia, essendo stata scagionata a seguito di un regolare processo che l’ha prosciolta dall’accusa di spaccio per cui era stata ingiustamente arrestata”.

Versioni contrastanti che, tuttavia, non mutano la stima che in molti conservano nei suoi confronti.

“Nonostante il quarto di secolo trascorso dalla sua prematura scomparsa” aggiunge Olivia “Mimì continua a mancarci come fosse accaduto ieri. E allora perché continuare a raccontare cose non vere? Perché gettare ombre anziché fare luce? Perché non parlare dell’arte e delle tante cose belle e positive della nostra amata sorella e basta? A chi giova tutto questo? All’audience di programmi generalisti cui poco interessa salvaguardare la nostra intimità?”

E poi la stoccata nei confronti della sorella. “Dopo Sanremo ’93, che Mimì ha fatto solo per esserti vicina, rimasta profondamente delusa dal tuo carattere a dir poco impetuoso, ha preferito tenerti a debita distanza. Il vostro manager era costretto a ricevervi in giorni diversi per evitare che vi incrociaste e scoppiasse il solito putiferio e (come se non bastasse), per uno strano scherzo del destino, Mimì poche settimane prima che ci lasciasse ha dovuto buttare giù l’ennesimo boccone amaro. Avevi dichiarato al TV radiocorriere che tua sorella era morta e che non avresti più voluto vederla. Devo continuare? Non credo ti convenga… allora forse sarebbe meglio smettere le vesti della vedova inconsolabile e pensare esclusivamente al tuo percorso e non al suo”.

Insomma, è tutta un’altra storia quella raccontata da Olivia. Ma al pubblico, al pubblico di Mimì, tutto questo interessa ben poco.

Perché le sue canzoni, la sua voce profonda, sono state capaci di entrare nel cuore di tutti, lasciando un segno indelebile. Oltre i contrasti personali. Oltre le diatribe familiari.

Foto ilfattoquotidiano

Marina Serra