Fiorello è uno dei grandi intrattenitori del mondo dello spettacolo nostrano. Ma come ha fatto a dimagrire con la Dinner cancelling e in che cosa consiste?
A quanto pare Fiorello avrebbe deciso di prendersi una pausa di qualche mese e non tornerà con Viva Rai Due in autunno. Ma che dieta ha seguito e che cosa comporta la Dinner cancelling? Ecco tutti i particolari.
Fiorello è uno dei mattatori più brillanti del piccolo schermo, una figura che porta allegria, gioia e tante risate nelle case degli italiani. Ormai è sulla cresta del successo dall’inizio degli anni ’90 quando ha raggiunto la fama con il mitico Karaoke. Ma come è riuscito a perdere peso con la Dinner cancelling?
Fiorello, in forma come non mai: ecco il suo incredibile segreto
Fiorello è di sicuro una persona molto attiva che deve avere tante energie per tenere in piedi i suoi show. In diverse interviste ha voluto parlare dei benefici della Dinner cancelling. Innanzitutto questa non è una dieta, ma un regime alimentare, cioè non può essere seguito per lunghi periodi, ma per perdere alcuni chili velocemente come ha precisato il docente di Nutrizione Umana presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Salerno Luigi Schiavo su Sanità Informazione.
Già dal suo nome è chiaro che viene eliminata la cena. Il digiuno infatti dura 12 ore e inizia alle 5 del pomeriggio per finire il giorno seguente a colazione. Trae la sua origine dal digiuno intermittente ma l’ideatore è il personal trainer tedesco Dieter Grabbe.
Per osservarla al meglio occorre fare una colazione molto ricca, un pranzo e una merenda che comprendano carboidrati, proteine e grassi. Poi dalle 17 non si devono più consumare alimenti, mentre i liquidi come tisane o bevande privi di zuccheri e non gassate sono ammessi Nelle ore del digiuno l’organismo mette in atto una serie di meccanismi biochimici per prelevare le calorie da tutti gli organi. Le riserve non sono solo quelle di grasso, ma anche muscolari.
È bene sapere che si può fare ricorso alla dinner cancelling per brevi periodi e solo sotto il controllo di uno specialista. Ma chi può farvi ricorso senza problemi? Chi non ha patologie e non assume abitualmente particolari farmaci. È sconsigliata a bambini e donne in gravidanza, ma anche a chi soffre di disturbi del comportamento alimentare.
Non sussistono restrizioni sulla qualità e quantità di cibo nelle ore in cui si può mangiare. Infine c’è anche un altro vantaggio, secondo gli ultimi studi scientifici il digiuno aiuta a contrastare processi metabolici infiammatori. Insomma, sarebbe davvero da provare, no?
