Fabio Testoni, in arte Dandy Bestia, storico chitarrista e cofondatore degli Skiantos, è morto all’età di 72 anni, è stata una figura chiave del rock demenziale italiano insieme a Freak Antoni con una band ancora oggi oggetto di studio e di culto da parte dei fan
Spiegare chi siano stati gli Skiantos e che cosa abbiano rappresentato nel panorama della musica italiana oggi, al pubblico dei social e della trap è davvero molto difficile. Ma c’è stato un momento in cui questa band bolognese ha davvero influenzato in modo sostanziale il nostro panorama musicale.

Oggi il mondo della musica italiana piange la scomparsa di Fabio Testoni, meglio conosciuto come Dandy Bestia, chitarrista e anima degli Skiantos. Testoni si è spento domenica a 72 anni, lasciando un’eredità musicale inconfondibile.
Addio al chitarrista degli Skiantos
La notizia della sua morte è stata annunciata dalla famiglia del chitarrista attraverso la pagina ufficiale del gruppo: “Con vivo dolore vi annunciamo che oggi, 16 marzo 2025, Fabio Testoni (Dandy Bestia), chitarrista e anima degli Skiantos, ci ha lasciato. Vi comunicheremo più tardi tempi e luoghi per un appropriato ricordo”.
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Una relazione quella tra Dandy Bestia e la musica che inizia fin dall’infanzia, fortemente influenzata dalle orchestrine che si esibivano nella balera sotto casa sua. Ma la svolta avviene nel 1965, quando, appena tredicenne, fugge letteralmente di casa per assistere al leggendario concerto dei Beatles al. Vigorelli di Milano.
L’incontro con Freak Antoni e la nascita degli Skiantos
La carriera di Testoni prende il via ufficialmente pchi anni dopo, nel 1969, con la fondazione del gruppo The Keys. Ma la vera rivoluzione arriva negli anni ’70, quando, frequentando il DAMS di Bologna, incontra Roberto “Freak” Antoni. Tra i due nasce un’intesa musicale perfetta, che porterà nel 1977 alla nascita degli Skiantos, band destinata a scrivere la storia del rock demenziale italiano.
“Freak mi disse che scriveva poesie demenziali e me ne diede due-tre da musicare. Ci trovammo subito in grande sintonia e alla fine è stato un incontro perfetto: io non sapevo scrivere, lui non sapeva suonare, più che le qualità direi che abbiamo colmato le nostre mancanze” aveva spiegato non molto tempo fa in una intervista Testoni.
La moda degli Skiantos
Gli Skiantos divennero subito un fenomeno di culto grazie al loro stile irriverente, provocatorio e profondamente ironico. Il loro album d’esordio Inascoltable fu pubblicato nel 1977 in musicassetta dall’etichetta indipendente Harpo’s Bazar. La band si esibisce seguendo i canali della musica alternativa e del punk. Con i cultori di un certo tipo di rock, che chiedevano immediatezza e satira, è amore a prima vista.
Anche perché dal punto di vista puramente artistico Dandy Bestia è un signor chitarrista che condizionerà con i suoi riff una parte importante di un genere che in Italia avrà un successo considerevole pur restando nel mondo in penombra della musica alternativa, fuori dal circuito principale. Gli Skiantos in tutto questo diventano un esempio, dimostrando come sia possibile vivere di un genere che non ha nulla di commerciale proprio nei decenni dell’ondata pop italiana che Freak Antoni definirà ‘l’anestesia cerebrale’.
Nel corso della sua carriera Testoni, oltre a comporre molto per gli Skiantos, lavora anche con Lucio Dalla, Francesco Guccini e Vasco Rossi, Orietta Berti e Mirko Casadei. Nel 2016 pubblica un album solista, Giano, che lo propone con sfaccettature più tecniche e introspettive.+

Gli Skiantos e il mito del rock demenziale
Le performance degli Skiantos sono entrate nella leggenda per il loro carattere sperimentale e provocatorio. Memorabile la loro esibizione del 1979 al Bologna Rock, quando portarono sul palco una cucina, un tavolo, un televisore e un frigo, misero a bollire gli spaghetti e li mangiarono senza suonare nulla, tra le proteste del pubblico. “La nostra provocazione aveva toccato, a seconda dei punti di vista, il fondo e l’apice nello stesso momento”, raccontò Testoni spiegando la performance.
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Tra i successi della band spiccano brani come Sono un ribelle mamma, Mi piaccion le sbarbine, Karabigniere Blues, Mammaz, Ragazzo di Strada, Kakkole ed Eptadone, quest’ultimo persino trasmesso da Iggy Pop alla BBC. In pochi anni producono numerosi album e una cinquantina canzoni di raro acume, Concedendosi anche qualche parentesi più popolare come ad esempio per Ti Spalmo la Crema. Gli Skiantos sono stati molte cose: anche la band che si esibiva in TV tra un comico e l’altro a Colorado.
Il ricordo della comunità musicale
La notizia della sua morte ha scosso il mondo della musica italiana. Samuele Bersani, Elio e le Storie Tese e tanti altri hanno espresso il loro dolore sui social. “Ciao Fabio”, ha scritto la band milanese, riconoscendo l’influenza degli Skiantos nel proprio percorso artistico che ha risentito moltissimo dell’aiuto con il quale la band bolognese ha avviato il percorso di Elio e di molte altre band alternative..
Anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha reso omaggio a Testoni: “Dopo Freak Antoni, se ne va un altro dei protagonisti degli Skiantos. Un gruppo importante per Bologna e per la musica italiana, a cui in tanti siamo stati affezionati. Lo ricorderemo”.
Skiantos, una storia italiana
Gli Skiantos hanno pubblicato 18 album con Fabio Testoni che ha condotto la parte artistica insieme a Freak Antoni in diversi modi e a più riprese: anche negli ultimi anni era in piena attività con la band che aveva ripreso le vecchie canzoni anche a distanza di oltre dieci anni dalla scomparsa del cantante, stroncato dopo una lunga malattia nel 2014. Quando Dandy Bestia non era attivo della chitarra e delle parti strumentali si occupava suo fratello Luca in un collettivo che ha spesso cambiato formazione e interpreti ma che deve quasi tutto alle sue intuizioni e alle sue partiture.