Il secondo appuntamento con la Stagione di Prosa del «Teatro Marrucino» diretta dal maestro Davide Cavuti riceve grandi consensi da tutto il pubblico presente
Chieti. Tantissimi applausi per un commovente Alessandro Haber (nel ruolo di “Willy Loman”), per Alvia Reale (nei panni della protagonista femminile “Linda”) e per l’intero cast di «Morte di un commesso viaggiatore», spettacolo che conferma la volontà del maestro Davide Cavuti, direttore artistico della Stagione di Prosa del «Teatro Marrucino», di esaltare la bellezza dei grandi testi degli autori senza tempo. Dopo «La bottega del caffè», di Goldoni, il testo «Morte di un commesso viaggiatore» di Arthur Miller ha centrato appieno l’obiettivo: con il ri-allestimento tenutosi proprio a Chieti, dove la compagnia ha provato lo spettacolo da lunedì 31 gennaio, il capolavoro di Miller, per la regia di Leo Muscato, ha riscosso lunghi applausi nelle due repliche in programma.
Le parole dell’autorevole critico teatrale Masolino D’Amico, autore della traduzione del testo, avevano presentato la straordinarietà di questo spettacolo: «Tracciando bilanci del secolo che si concludeva, agli inizi dell’anno 2000 la rivista Time elencò i dieci lavori teatrali più significativi del Novecento. Il primo posto assoluto toccò a “I sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello. Il secondo andò a “Morte di un commesso viaggiatore” di Arthur Miller: senza alcun dubbio la Grande Commedia Americana, quella che gli americani sentono come più autenticamente “loro”. Viene ripresa in continuazione in tutto il mondo, ma con Broadway ha un rapporto particolare. In una occasione particolarmente solenne, cinque o sei anni fa, il grande Mike Nichols la mise in scena riproducendo meticolosamente scene, costumi, musica e regia dell’edizione originale del 1948, con un interprete di eccezione come Philip Seymour Hoffman. Alla fine dell’ultima replica di questa produzione il pubblico come se si fosse dato un segnale non applaudì ma si alzò in piedi compatto, come davanti a un rito».
L ’interpretazione di Haber, avvenuta su una sedia a rotelle (per un infortunio dell’attore), è stata una vera sorpresa per tutti. Grazie alle scelte del regista Muscato, che ha ridisegnato la regia dello spettacolo a causa di questa circostanza, gli spettatori sono stati proiettati in momenti emozionanti e commoventi, percepiti in sala da tutti i presenti. Lo stesso Haber, a fine spettacolo, ha dichiarato che si sta pensando di mettere in scena lo spettacolo con questa scelta registica per le prossime repliche. Prodotto da «Goldenart Production», dalla «Fondazione Teatro della Toscana» e dal «Teatro Stabile di Bolzano», oltre ad Alessandro Haber (Willy Loman) e Alvia Reale (Linda Loman), sono andati in scena gli attori Fabio Mascagni (Biff), Michele Venitucci (Happy), Beniamino Zannoni (Bernard), Caterina Paolinelli (La Donna), Stefano Quatrosi (Zio Ben), Gianluca Pantosti (Howard Wagner), Paolo Gattini (Stanley), Margherita Mannino (Miss Forsy) e con la partecipazione di Duccio Camerini (Charley). Le scene sono state firmate da Andrea Belli, con i costumi di Silvia Aymonino, il disegno luci è di Alessandro Verazzi e le musiche di Daniele D’Angelo. Il prossimo appuntamento con la prosa del Marrucino è con «Racconti disumani» da Franz Kafka con Giorgio Pasotti e la regia di Alessandro Gassmann (sabato 26 e domenica 27 febbraio).