Sgarbi ha commentato e illustrato il ricco patrimonio artistico della città ducale e in particolare quattro tele in mostra per l’occasione, opere di inestimabile valore di proprietà del Comune di Atri, sinora custodite negli ambienti sicuri di banche del territorio e che, come proposto dall’Assessore alla Cultura al Comune di Atri, Domenico Felicione, d’ora in poi saranno esposte in mostre permanenti nei musei della città ducale. Un ulteriore elemento per favorire il turismo di una città ricca di arte e cultura.
L’incontro con Sgarbi – durante il quale sono state analizzate tre opere del 1900, una di Aligi Sassu, una di Remo Brindisi e un’altra di Ernesto Treccani, e una titolata “Adorazione dei Re Magi”, presumibilmente del 1614 di autore incerto – è stato preceduto dai saluti istituzionali durante i quali è stato presentato il progetto di promozione turistica Terre del Cerrano. La manifestazione è stata aperta venerdì, primo giugno, con una giornata dedicata allo sport durante la quale si è svolta la Corsa di Miguel (gara in memoria del podista e poeta argentino vittima della dittatura, Miguel Sanchez) e in serata il campione olimpico di scherma Michele Maffei, dal palco di Piazza Duomo, ha ripercorso la sua carriera e ha parlato dei valori dello sport. Ieri, domenica 3 giugno, il Cerrano Family Festival ad Atri si è concluso con lo spettacolo teatrale Fantasmi da Legare dei ragazzi dell’IIS Zoli di Atri. Durante le tre giornate ci sono stati altri numerosi appuntamenti con la cultura, dalla scoperta della Atri sotterranea, all’inaugurazione di una mostra, passando per un incontro sul dialetto locale.
“La serata con Sgarbi, con la nostra splendida piazza gremita – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione – testimonia l’interesse per l’alta qualità del patrimonio artistico della nostra cittadina. Una località ricca di arte e tesori preziosi che il noto critico ha apprezzato restandone affascinato. Le quattro opere saranno d’ora in poi esposte in mostre permanenti nei musei della città e l’opera di autore incerto sarà oggetto di ulteriori studi. La numerosa presenza di pubblico è anche la dimostrazione che se le istituzioni, dalla Regione ai Comuni, dalla DMC alle associazioni, come in questo caso l’Abruzzo Ontario, si mettono in rete per valorizzare le risorse e le bellezze del territorio si possono ottenere risultati importanti”.