Chieti. Tre giornate dedicate ad attività didattiche per i docenti che insegnano nelle piccole scuole italiane. Dal 4 al 6 luglio è in programma la seconda edizione di “Summer School – Insegnare e apprendere nelle piccole scuole”, un evento formativo promosso dal Cremit (Centro di ricerca sull’educazione ai media all’informazione e alla tecnologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), in collaborazione con l’Istituto di ricerca Indire.
L’evento si svolge in provincia di Chieti, nei Comuni di Gissi (all’Istituto Omnicomprensivo “Spataro”), Furci (nella Scuola Primaria) e Carpineto Sinello (nella Sala congressuale comunale). Alla giornata iniziale parteciperanno il Prof. Pier Cesare Rivoltella, del Cremit, Giuseppina Rita Mangione, ricercatrice Indire responsabile del Progetto PON Piccole Scuole, Luciano Lapenna, Presidente dell’ANCI Abruzzo, Antonella Tozza, Dirigente dell’USR Abruzzo, e i Sindaci dei tre Comuni che sono partner dell’iniziativa.
Durante la tre giorni sono previsti seminari sulle metodologie didattiche innovative, laboratori e talk in sessioni parallele che spaziano dal service learning agli episodi di apprendimento situato in pluriclasse, dal dialogo euristico all’ambiente di apprendimento allargato.
L’idea di una Summer School sulla didattica nelle piccole scuole nasce per approfondire tematiche che in Italia riguardano 509.526 studenti e coinvolgono 5.262 istituti scolastici dei comuni montani e delle isole. Di queste scuole, 3.403 sono primarie (139 in Abruzzo) e 1.859 secondarie di I grado (85 in Abruzzo). Le cattedre e i posti di sostegno si riferiscono solo alle scuole primarie e sono in totale 1.132, di cui 71 in Abruzzo.
Dopo aver seguito negli anni diverse sperimentazioni condotte nelle piccole scuole, con la Summer School si è voluto creare un’opportunità di incontro annuale per insegnanti e dirigenti di questi istituti per aggiornarsi, discutere e fare rete. Queste realtà, infatti, sono chiamate a fronteggiare ogni giorno molte sfide di ordine organizzativo e didattico: il dimensionamento delle strutture, le pluriclassi, la riduzione di assegnazione dell’organico, l’elevato turnover dei docenti e il rischio di interruzione della continuità didattica. Dal 2016, Piccole Scuole rientra tra i progetti svolti e finanziati nell’ambito del Programma Operativo Nazionale per la Scuola.