Ortona. Il presidente dell’Istituto Farnese di Ortona, Aldo D’Anastasio, ha organizzato, domenica 30 novembre u. s. un pomeriggio culturale nelle sale dello storico palazzo. La manifestazione è stata pensata a ricordo della popolare tradizione zampognara ortonese.
Dopo l’intervento del sindaco Vincenzo D’Ottavio, che ha ricordato le vecchie usanze zampognare praticate ad Ortona in apertura delle festività natalizie, si è dato inizio al pomeriggio culturale. Tre i principali momenti dell’incontro.
La serata si è aperta con la poesia di Luigi Dommarco, autore dei versi della famosa canzone Vola-Vola, musicata da Guido Albanese, canto ormai considerato l’Inno degli abruzzesi.
Il secondo momento culturale è stato quello del prof. Vito Giovannelli, che ha relazionato sulle zampogne arcaiche presenti nel nostro territorio. Giovannelli, dopo aver ricordato la zampogna avezzanese e quella cerquetana, autentiche creazioni dell’etno-organologia pastorale abruzzese, ha mostrato una zampogna in canna palustre di Pennapiedimonte, in passato costruita da boscaioli e da carbonai. L’esemplare mostrato è stato ricostruito dal liutaio Francesco Durante, di Ascoli Piceno.
Considerata la struttura organologica e quella merceologica della zampogna di Pennapiedimonte, si può affermare di aver rinvenuto la zampogna più antica d’Abruzzo. Ora, anche il territorio dell’Abruzzo Citeriore, cioé la provincia chietina, può vantare un suo aerofono pastorale.
Il terzo momento culturale è stato dato dall’inaugurazione di una mostra d’arte dedicata all’iconografia della zampogna. Tra le opere esposte figurava un piffero costruito in pietra della Maiella,dallo scultore Antonio Di Campli, da Castelfrentano. Lo strumento, di ottima intonazione, è stato suonato dal musicista di Chieti Mario Canci, che ha duettato con la zampogna suonata da Giuliano Angelozzi. La manifestazione è stata allietata da sottofondi musicali del duo Canci Angelozzi.