Corropoli. Si è svolta nel Parco Archeologico e Museo di Ripoli la conferenza internazionale “Diritto alla Bellezza”, ideata e organizzata congiuntamente da Italico-Centro Ricerca per fare, conservare e valorizzare l’Arte (onlus) e Università di Teramo, e dedicata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
La conferenza si è aperta il 24 ottobre con il saluto delle Autorità e gli auguri di buon lavoro giunti da Antonia Pasqua Recchia e Gino Famiglietti, rispettivamente Segretario Generale e Direttore Generale per le Antichità del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, e Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici. La prof.ssa Raffaella Morselli ha portato i saluti del Magnifico Rettore dell’Università di Teramo, prof. Luciano D’Amico, mentre i sindaci Umberto D’Annuntiis, Leandro Pollastrelli e il consigliere provinciale Vincenzo Di Marco, hanno espresso i saluti rispettivamente del Comune di Corropoli, dell’Unione dei Comuni Val Vibrata e della Provincia di Teramo.
Prima dell’apertura dei lavori scientifici, il Dott. Maurilio Migliorati, presidente di Italico-Centro Ricerca per fare, conservare e valorizzare l’Arte (onlus) , ha introdotto, anche a nome del direttore artistico, Prof. Dino Di Berardino, un breve momento dedicato al benvenuto e alle ragioni profonde di un incontro di alto profilo scientifico. Si è anche fatto riferimento alla proposta, già formalizzata al Comune di Corropoli, di conferire la cittadinanza onoraria alla Prof.ssa Renata Grifoni Cremonesi, insigne studiosa che ha contribuito significativamente a promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico e artistico del famoso villaggio neolitico di Ripoli (5200 – 4000 a.C. circa) a livello nazionale e internazionale.
I lavori scientifici sono stati organizzati in due sessioni tematiche di una giornata ciascuna, dedicate rispettivamente alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale. I contributi sono stati numerosi, di alto valore scientifico e grande trasversalità disciplinare, pur mantenendo un filo conduttore comune, in ogni sessione.
La prima, svoltasi ha permesso di approfondire le problematiche connesse alle attività di contrasto al traffico illecito di beni culturali, in particolare attraverso gli strumenti normativi internazionali, europei, nazionali e operativi.
La sessione è stata presieduta da Maria Cristina Giannini, docente di criminologia dell’Università di Teramo, e sono intervenuti i relatori Tullio Scovazzi professore di diritto internazionale dell’Università di Milano-Bicocca (“La tutela internazionale dei beni culturali rimossi”), Paolo Giorgio Ferri già Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma (La disciplina comunitaria e le misure penali italiane per contrastare il traffico internazionale dei beni culturali rimossi”), Maurizio Fiorilli già Vice Avvocato Generale dello Stato (Accordi culturali di restituzione e collaborazione come strumento per il recupero del patrimonio culturale nazionale”), Annalisa Zarattini responsabile del servizio di archeologia subacquea del ministero dei beni e della attività culturali e del turismo (La tutela del patrimonio culturale subacqueo”), Marcello Guaitoli responsabile scientifico del sistema informativo territoriale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (“Le riprese aeree e il monitoraggio per la conoscenza e la valutazione dei danni al patrimonio culturale”), e Massimiliano Quagliarella capo sezione operazioni del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (“La tutela operativa del patrimonio culturale: il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale”).
Nella seconda sessione, invece,si è trattato il tema archeologico affascinante della ceramica dipinta in età neolitica, che ha nell’area medio-adriatica il suo limite più occidentale di diffusione. A presiederla sono stati Carlo Tozzi e Giovanna Radi dell’Università di Pisa e Muzafer Korkuti, presidente dell’Accademia delle Scienze della Repubblica di Albania.
Le comunicazioni scientifiche sono state espresse da Renata Grifoni Cremonesi già docente dell’Università di Pisa (“La storia degli scavi nel famoso villaggio neolitico di Ripoli”), Elena Natali e Silvia Florindi, rispettivamente collaboratrici della Soprintendenza per i Beni Archeologici per l’Abruzzo e dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (“Nuovi dati sulla Cultura di Ripoli”), Giovanna Radi docente dell’Università di Pisa (“Gli aspetti recenti della Cultura di Ripoli”), Carlo Tozzi e Marta Colombo dell’Università di Pisa (“La Cultura di Catignano e il primo sviluppo della ceramica dipinta nell’area medio-adriatica”), Francesca Radina e Italo M. Muntoni della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia (“Contesti abitativi e funerari a ceramiche dipinte della Puglia centro-meridionale” e “Quando e come? Produzione e circolazione delle ceramiche dipinte in Puglia”), Elena Natali (“Le facies neolitiche a ceramiche dipinte della Calabria settentrionale”), Muzafer Korkuti presidente dell’Accademia delle Scienze della Repubblica di Albania (“Sguardo sulla ceramica neolitica dipinta in Albania”), Ilir Gjipali docente dell’Istituto Archeologico Albanese (“Vashtemia, nuove ricerche sul Neolitico antico in Albania”), Michela Spataro del dipartimento conservazione e ricerca scientifica del British Museum (“L’emergere dell’artigianato specializzato nel Neolitico del sud-est europeo”), Silvano Agostini della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo (“Archeometria delle ceramiche preistoriche abruzzesi”), e Giuseppe Pulitani esperto di archeologia sperimentale (“Esperimentazioni di riproduzione della ceramica figulina tricromica del villaggio neolitico di Ripoli”).
Il simposio scientifico ha avuto due messaggi principali. Il primo è rappresentato dalla necessità di sensibilizzare maggiormente le Istituzioni, gli Enti, gli Istituti di Ricerca, sia nazionali che internazionali, gli esperti e l’opinione pubblica alla complessità delle questioni attinenti la tutela giuridica e operativa del patrimonio culturale, in quanto esse non riguardano solo il diritto, ma anche l’etica e la cultura in generale. L’esperienza italiana, in gran parte frutto del grande impegno sviluppato negli anni dai relatori intervenuti a Ripoli, che ha consentito di recuperare opere come la Venere di Morgantina e il Cratere di Eufronio (restituiti all’Italia rispettivamente dal Getty Museum di Los Angeles e dal Metropolitan di New York), insegna la capacità di perseguire l’obiettivo della salvaguardia e recupero di beni rubati e illecitamente esportati, se si opera attraverso un’azione coordinata tra gli organismi deputati alle attività finalizzate alle restituzioni, richiamando i principi di base ed in primo luogo la necessità di preservare il legame del bene culturale al luogo in cui è stato prodotto. Il secondo messaggio della conferenza attiene al valore della diffusione sempre più ampia di forme di conoscenza del patrimonio archeologico, nello specifico delle culture neolitiche a ceramiche dipinte, quale passaggio preliminare per qualsiasi forma di valorizzazione degli stessi beni culturali. Il percorso di consapevolezza del valore dei beni culturali, ossia il processo attraverso il quale questo patrimonio è realmente sentito come elemento costitutivo identitario dalle rispettive comunità, deve passare necessariamente attraverso una fase preliminare, rappresentata dalla ricerca scientifica e dalla relativa divulgazione. Grazie a questa iniziativa, per esempio, è stato anche possibile iniziare a far conoscere alla comunità scientifica nazionale e internazionale la Cultura di Ripoli, che per raffinatezza e bellezza della sua ceramica dipinta sembra preludere a quella che sarà l’altra grande stagione di una produzione artistica abruzzese universalmente nota nel mondo, quella della ceramica tardo medievale, rinascimentale e barocca di Castelli. Anche a tal fine verranno pubblicati e diffusi gli atti di questa prestigiosa conferenza internazionale.
Sponsor – La conferenza internazionale, che ha ottenuto l’adesione della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e dell’Accademia delle Scienze della Repubblica di Albania, ed è stata accreditata dall’Ordine degli Avvocati di Teramo, è stata realizzata con il sostegno dalla Tecnomatic, eccellenza imprenditoriale italiana, che nel campo della meccatronica si è imposta come marchio internazionale di eccellenza, riconosciuto nel mondo.