Chieti. “Fammi un segno…non ti sento!” è il titolo dello spettacolo, ad ingresso gratuito, presentato venerdì sera, presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti.
Organizzato dall’Associazione Erga Omnes di Chieti, grazie al finanziamento dell’Università d’Annunzio, ha avuto il patrocinio morale dell’Ente Nazionale Sordi.
Lo spettacolo, messo in scena dalla sua sceneggiatrice, l’attrice di Zelig Giuditta Cambieri, insieme alla sua allieva Mally Mieli, ha avuto un pubblico di 400 persone, maggiormente studenti universitari. L’obiettivo è stato quello di abbattere la barriera della comunicazione tra sordi ed udenti, attraverso un cabaret originale: un cabaret diversamente comico. Le attrici, hanno coinvolto i partecipanti ed hanno fatto comprendere, soprattutto agli studenti universitari presenti, che la comunicazione, in tutte le sue sfaccettature, gioca un ruolo fondamentale.
Cristina Tino, studentessa di Psicologia, responsabile del progetto per l’Associazione Erga Omnes, ha dichiarato: “è stato proprio questo il tema centrale: Comunicare. Tema che ci riguarda tutti da vicino, perché a tutti sarà capitato almeno una volta di pensare al comprenderci e al “sentirci”, nel quotidiano e nelle più svariate situazioni della vita”.
Utilizzando la voce, la lingua dei segni (LIS) e il linguaggio del corpo nella sua totalità, le due attrici hanno messo in scena una serie di riflessioni comiche sulla difficoltà di comunicare.
La sfida è stata quella di far arrivare contemporaneamente ad un pubblico di sordi e udenti le loro battute e i loro sketch.
Pasquale Elia, Presidente di Erga Omnes, ha dichiarato “questa serata ha dato la possibilità di far comprendere quanto è difficile per la persona sorda integrarsi al meglio nell’ambiente sociale ed ha unito, per la prima volta a Chieti, un pubblico di sordi ed udenti in uno spettacolo teatrale”.
Nicola Caravaggio, Presidente dell’ENS Abruzzo, nel suo intervento, ha voluto spronare gli udenti ad imparare la LIS (Lingua Italiana dei Segni), affinché venga abbattuto il muro dell’incomprensione.
Al termine dello spettacolo le attrici hanno risposto alle domande da parte del pubblico, con l’interpretazione costante di tutte le domande tramite la LIS, per la comprensione del pubblico non udente.