L’immagine di copertina di “McMao”, il nuovo disco del Management del dolore post-operatorio – il gruppo più irriverente d’Italia che ha scosso l’opinione pubblica al concertone romano del 1° maggio – è visibile su tutti i canali ufficiali on line della band: sul loro Twitter, Facebook, YouTube e sul sito www.managementdeldolorepostoperatorio.it.
Insieme all’opera d’arte dell’artista Giuseppe Veneziano, autore dell’immagine in copertina e delle altre contenute nel booklet, si svela la nuova squadra di produzione, formata dall’etichetta Color Sound Indie – Alternative Produzioni in coproduzione con MArteLabel, e la distribuzione di Universal Music Italia.
La produzione artistica è di Manuele “Max Stirner” Fusaroli, come già per il disco “AUFF!!” del 2012. Per la promozione si uniscono le energie degli uffici stampa Pixie Promotion e L’Altoparlante. Quelli del Management del Dolore Post-Operatorio sono fatti così: a loro piace dare fastidio alla gente.
Prudenza mai. E così, la compagnia girovaga di Luca Romagnoli e Marco Di Nardo, rispettivamente penna e plettro del MaDe DoPo (abbreviazione ufficiale del nome del gruppo), marciando al ritmo del mastro tamburino Nicola Ceroli e del Maestro di basso Luca Di Bucchianico, sta tornando alla ribalta con nuove canzoni che sfondano le pareti della scena musicale italiana. Come saltimbanchi, crudi e volgari, ostinati e furbi, come tutti quelli che ce l’hanno sempre a morte col re. Come tutti quelli che vogliono dire a tutti i costi quello che pensano, senza stare a rimuginare sulla fine che faranno, poco importa se in una prigione buia con i topi o su un mucchio di legna infuocata, come le streghe.Forse in questi tempi, si ha bisogno di un gruppo così, di gente che non scende a patti con nessuno.
Abbiamo bisogno di poeti così, di poeti guerrieri; di nuovi indiani che ballano con i lupi (quelli delle splendide montagne abruzzesi), che lottano contro “l’uomo bianco” pronto a portare i cataloghi e a venderti un aspirapolvere, proprio quello in offerta, quello della pubblicità. C’è bisogno di un gruppo cha abbia idea dell’importanza sociale di salire sul palco. Quelli del MaDe DoPO sono coscienti della responsabilità che hanno. Sanno che salendo sul palco si va a rappresentare la collettività, con le umiliazioni che essa subisce, il senso di colpa e il suo bisogno di amore.Mai la musica italiana ha avuto tanto bisogno di questa verità. Mai ha avuto così bisogno della follia, di questo elogio della follia. L’attesa per l’uscita del disco è quasi finita: prima dell’arrivo delle rondini, “McMAO” sarà in vendita in tutti i negozi fisici e digitali.