La tradizione raccontata dalla modernità: la band salentina, contaminando la tradizione popolare italiana con le nuove tecnologie sulla base di ritmi comuni, è diventata negli anni un autentico fenomeno culturale. La musica dei Nidi D’Arac è un incrocio tra riflessioni sulla tradizione ed elettroniche accelerazioni metropolitane. Come fossero “rave di musica etnica”, i loro concerti diffondono lunghe onde emotive all’interno di costruzioni sonore molteplici, che partono da antichi spartiti di pizzica, per deformarli con ritmi trance, sintetizzatori alieni e componenti elettronici in cortocircuito. Dal Salento all’Europa, spingendosi sino in Africa, in Brasile e a New York il gruppo ha saputo esportare e divulgare, con passione e professionalità, la cultura popolare del nostro bacino geografico. Il progetto Nidi d’Arac nasce nel 1998 a Roma, città in cui le nuove espressioni musicali si incontrano, si fondono e traggono nuovo slancio. Leader è il musicista leccese, Alessandro Coppola, il cui genio creativo e l’amore per la propria terra, il Salento, hanno dato frutto ad un’appassionata e consapevole ricerca di contenuti inscritti nella tradizione musicale, poetica e folklorica del patrimonio della cultura popolare mediterranea, assimilati e rielaborati. “Alla base di questa meticolosa ricerca – dichiara Alessandro Coppola – c’è il bisogno di raccontare al mondo una tradizione musicale, quella del Sud Italia, che è viva e, attraverso aggiornate formule estetiche, vuole comunicare i suoi valori di modernità e universalità”.
I Nidi D’Arac rappresentano una nuova espressione artistica universale che, grazie alle sue caratteristiche tipiche della modernità, si propone di portare la cultura popolare salentina ad essere riconosciuta tra le più antiche ed affascinanti culture etniche del Villaggio Globale. Sei album e due colonne sonore alle spalle, attraverso i quali hanno sviluppato un’ interessante metodologia di ricerca etno-musicale occupandosi di due complementari aspetti della musica: i contenuti e la forma.
Nel 2011 arriva, per l’etichetta tedesca Galileo Music, anche “Taranta Container”: a 13 anni dalla pubblicazione del primo album il primo loro “album contenitore”. Il disco comprende sette brani tratti dai sei lavori pubblicati dal 1998 al 2007, completamente riarrangiati con un suono molto vicino a quella che è l’atmosfera del live: dub-rock elettronico ma allo stesso tempo acustico e tradizionale; il brano inedito “Cerchio si apre cerchio si stringe” (di V. Capossela), omaggio al “Ballo di San Vito” di Vinicio Capossela; cinque remix opera di cinque fra i più accreditati musicisti e produttori della scena World Beat Europea (Gaudi, l’alchimista del dub etnico da Londra, Dj ClicK, il globetrotter dell’ ethno-bit, Dj MPS Pilot da Amsterdam, Mr Tos, dj Portoghese ed infine Piers Faccini il cantautore italo-inglese da anni grande appassionato della musica del Salento). Il Concerto al Club EmmE 20 di Collecorvino è organizzato da Nicola Scuccimarra e Massimo Di Giacomo.