Se a Sant’Omero il team Epas (European Paranormal Activity Society) tornera’ per studiare fenomeni paranormali nei siti segnalati (c’era da sfatare il mito dei lupi mannari che secondo la leggenda si aggiravano presso la vecchia fonte, dove le fanciulle andavano a lavare i panni e li venivano aggredite) a Civitella del Tronto, il team di “acchiappafantasmi” ha ottenuto risultati sorprendenti. Il mistero che si cela nella fortezza borbonica s’infittisce. Gli strumenti hanno captato lamenti che provenivano dal “pozzo del suicida”. “Siamo stati attratti, nella zona bagni, da un forte rumore conseguente ad un rilievo di campo elettromagnetico (un picco) da parte del nostro strumento chiamato KII – racconta il presidente Epas, Massimiliano Maresca. In questo punto, abbiamo fatto delle sessioni di Evp (Electronic Voice Phenomena) per imprimere con un registratore sensibile eventuali voci elettroniche che erano nell’ambiente circostante. Un altro strumento e’ stato messo nella grotta insonorizzata inserendo un microfono panoramico molto sensibile. Qui i rumori sono assorbiti dalle pareti della grotta che risulta totalmente asettica eppure si sono sentiti tre colpi ben distinti sul microfono e nella grotta non c’era nessuno. Ma l’esperimento piu’ eclatante lo abbiamo svolto vicino ad un pozzo dove negli anni Sessanta un ragazzo si e’ suicidato. Abbiamo sempre usato il KII ed abbiamo iniziato a fare domande come se stessimo parlando con una persona presente, facendo conto che in quel momento vi fosse lo spirito del ragazzo. Ad ogni domanda il KII si accendeva… nel contempo si sono sentiti dei terribili lamenti”.