Francavilla, inaugurata la mostra ‘Progetti di giovani architetti italiani’

inaugurazione_mostra_i_progetti_di_giovani_architetti_italianiFrancavilla al Mare. Al Museo Michetti di Francavilla al Mare è stata inaugurata la mostra di architettura dal titolo ‘Progetti di giovani architetti italiani’, organizzata dall’associazione GiArch (Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani) in collaborazione con il Comune di Francavilla al Mare.

La mostra raccoglie 44 progetti realizzati da giovani architetti provenienti da tutta Italia raccolti nel terzo volume della collana ‘Linea GiArch’. La selezione ha riguardato solo opere costruite senza vincolo di tipologia né destinazione d’uso né di dimensione. La diffusione del bando ha consentito la raccolta di 480 progetti provenienti da tutto il Paese tra i quali la giuria ha selezionato i migliori 44.
“Lo scopo – ha detto Annabella Bucci dell’associazione GiArch – è promuovere l’attività dei giovani architetti tramite la pubblicazione dei progetti e tramite l’organizzazione di una mostra itinerante che ha avuto già altre tappe. La tappa di Francavilla e Pescara è organizzata grazie all’associazione Gabel. L’idea è venuta fuori con il coinvolgimento di GiArch e Utet Scienze Tecniche che ha avuto la pubblicazione di un volume e a testimonianza della tappa di Venezia è stato realizzato un dvd. Con questa iniziativa si vuole conoscere lo stato dell’architettura italiana e visionare le prospettive di sviluppo e gli ambiti di ricerca dei giovani architetti. Noi abbiamo deciso di confrontarci con le Istituzioni, con le Autorità e con i critici per avviare un dibattito finalizzato a cambiare passo perché il 40% degli architetti italiani sono under 40 e in genere non hanno spazio dove realizzare i loro progetti, quindi fanno fatica ad emergere. Questa è una tappa importante perché siamo stati in città con caratteristiche diverse da realtà locali come questa. Con grande piacere abbiamo notato che c’è stato un grande interesse anche perché qui c’è una Facoltà di Architettura, quindi sensibilizzare l’opinione pubblica per noi è molto importante per creare quella cultura di cui abbiamo bisogno”.
Francesco Rapino

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