La mostra ospiterà artisti internazionali (clicca e scarica la biografia) legati da uno stile surreale e visionario (clicca e scarica la descrizione) , non a caso saranno protagonisti i simboli e gli archetipi del nostro inconscio e della nostra cultura.
Il termine simbolo deriva dal greco sýmbolon (segno di riconoscimento), si tratta dunque di un tipo di segno che rappresenta qualcosa, secondo la tradizione personale e culturale.
Il termine archetipo invece deriva dal greco archétypon, composto da arché (principio) e týpos (tipo, idea, esemplare), per cui il suo significato è all’incirca quello di idea primaria, tipo originario, o meglio principio tipo, principio che ha valore di esempio. Rappresenta l’insieme di idee e immagini che costituiscono il serbatoio della nostra cultura, sebbene non sempre ne siamo consci. Gli archetipi sono espressi attraverso i simboli e perciò sono strettamente legati.
“Partendo dal logo della nostra associazione, un labirinto, cioè uno degli archetipi più diffusi, abbiamo deciso – spiegano i membri dell’associazione – di dare spazio all’espressione artistica riguardo a motivi così ancestrali e radicati in tutti noi, mostrandone le varie interpretazioni”.
Il taglio internazionale permetterà di mostrare come alcune immagini siano radicate in tutte le culture, sebbene attraverso espressioni originali. Gli artisti partecipanti provengono da paesi come la Turchia, la Polonia, gli Stati Uniti, il Giappone, la Gran Bretagna, l’Italia, l’Australia, la Russia, la Romania, la Francia e la Svizzera.
Elenco artisti partecipanti:
Evelyn Adamek, Marcel Bakker, Mitchel Barrett, Elizabeth Barsham, Mantra Cora, Bernard Dumaine, Sally Eckert,Ottavio Eleuteri, Valerie Johns, Fitnat Katircioglu, Dan Neamu, Graszka Paulska, Philip Rubinov Jacobson, Carol Spicuzza, Andreas Streun