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All’Università di Chieti 1° Giornata di Studio ‘Chimica, innovazione e…’

Chieti. La ricerca universitaria abruzzese si conferma, in ambito chimico, foriera di quella produttività che attribuisce, ancora una volta, valore aggiunto ad un settore ormai rilevante per l’economia della nostra regione.

E’ quanto confermato dai “risultati innovativi” presentati in occasione della prima Giornata di Studio “Chimica, Innovazione e …”, dedicata alla memoria del Prof. Giancarlo Bettoni, svoltasi martedì 14 maggio presso l’Aula Magna del Dipartimento di Farmacia, nel Campus teatino dell’Università G. D’Annunzio. Degli undici progetti di ricerca discussi nel corso dell’evento patrocinato anche dalla Presidenza del Consiglio Regionale e dalla Società di Chimica Italiana, infatti, ben nove sono stati sviluppati da università abruzzesi, con studi i cui promettenti riscontri mirano ad apportare un sensibile e concreto contributo in ambito medico, farmaceutico, alimentare ed ambientale. In quest’ultimo settore, ad esempio, la ricerca condotta dal team composto da Lucia Tonucci, Francesca Coccia, Krystel Di Pietrantonio, Nicola D’Alessandro e Mario Bressan (Università D’Annunzio), ha portato alla sintesi di nuove nanoparticelle metalliche, la cui richiesta “è in continua crescita in svariati settori”, preparate “con metodo green” (grazie all’utilizzo di polimeri fenolici naturali) anziché con l’impiego di tradizionali “riducenti tossici e costosi”. Sempre in ottica ambientale, i risultati degli studi condotti dal gruppo guidato da. Francesco De Angelis (Univ. dell’Aquila), “forniscono un importante contributo” nel campo delle indagini legate al particolato atmosferico, così come “dati significativi, di notevole interesse per la costruzione di sistemi farmacologici” in ambito di trasporto ionico, emergono dalle molecole esaminate dal gruppo dell’Università D’Annunzio (Dip. Farmacia) del quale fanno parte Romina Zappacosta, Antonella Fontana, Alberto Credi e Arturo Arduini. Tre, e tutti focalizzati sui settori alimentare e ambientale, i progetti curati dall’Università di Teramo e presentati in occasione dell’evento di martedì: lo “sviluppo di recettori biomimetici” che possano rappresentare nuovi “target per il riconoscimento delle diossine” (a cura di Valentina Lanzone, Dario Compagnone, Manuel Sergi, Marcello Mascini, Mauro Esposito e Federica Corrado), la “progettazione e sintesi di nuovi materiali sensibili per specifici analiti di rilevante interesse sul fronte della sicurezza alimentare ed ambientale, anche riguardo a specifiche peculiarità del territorio locale” (Valentina Ponzielli, Antonella Ricci, Marco Chiarini, Claudio Lo Sterzo), e lo “studio delle funzionalità tecnologiche dei composti fenolici dell’olio d’oliva” (Carla Di Mattia, Lucia Andrich, Dino Mastrocola, Paola Pittia), fino ad ora soprattutto esaminati su altri versanti (capacità antiossidanti ecc). In ambito prettamente agricolo, invece, si è parlato delle indagini (Alessandro Marrone, Loriano Storchi, Gianpiero Marconi, Emidio Albertini – Dip. Farmacia Univ. D’Annunzio) inerenti alla “possibile interazione del gene Apostart con fitosteroli”: in merito alle tecniche intensive di coltivazione, infatti, “la conoscenza dei meccanismi molecolari che regolano la riproduzione delle specie vegetali riveste un ruolo essenziale”. Altri importanti risultati legati a progetti di ricerca a cura dell’Università D’Annunzio, infine, sono stati illustrati nella sessione “Chimica, Innovazione e Salute”: tra questi ultimi si segnalano “Synthesis and biological evaluation of new acetamidines as selective inhibitors of Nitric Oxide Synthases” (M. Di Matteo, C. Maccallini, A. Ammazzalorso, B. De Filippis, M. Fantacuzzi, L. Giampietro, A. Pandolfi, N. Re, R. Amoroso) e “Computational investigation of IR spectra of electrospray ionized sulfoconjugated systems” (R. Paciotti, C. Coletti, N. Re, M.E. Crestoni, S. Fornarini).