L’Aquila. L’Arcivescovo de L’Aquila, S.E. Mons. Giusepe Molinari, ha costituito la Commissione che rovvederà alla ricognizione delle Sacre Reliquie di San Pietro Celestino Papa, attualmente esposte nella Basilica di Collemaggio.
Ricognizione ritenuta necessaria per fermare il processo di degrado delle Sacre Ossa e per sostituire la maschera di cera in via di consumazione, che ricopre il teschio del Pontefice Santo, con una nuova scientificamente ideata per essere più simile al suo volto.
Fanno parte della Commissione: il Can. Mauro Medina, Responsabile della Sacra Lipsanoteca Metropolitana, in qualità di Presidente; il Can. Daniele Pinton, Vicario Episcopale per il Culto e la Santificazione; il Can. Alessandro Benzi, Vicario Episcopale per i Beni Culturali; il Geom. Antonio Ruzza, Economo Diocesano; il Prof. Sergio Tiberti , dell’Università degli Studi dell’Aquila, Catedratico di Igiene Generale; il Prof. Giulio Sacchetti, dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Medico Chirurgo Spec. Medicina Legale; il Prof. Luca Ventura, Medico Chirurgo Spec. Anatomopatologo; il Dott. Mattia Ioannucci, Segretario della Commissione.
Al termine della Ricognizione le sacre spoglie verranno rivestite di nuovi paramenti, appositamente creati e donati dall’Atelier LAVS di Filippo Sorcinelli, con sede in Santarcangelo di Romagna, il quale in questi anni ha curato la realizzazione di alcune vesti sacre di Papa Benedetto XVI e del prezioso pallio, insegna papale simbolo del Buon Pastore, che il Pontefice stesso depose sull’urna di Celestino, durante la sua affettuosa e solidale visita alla città a poche settimane dal disastroso terremoto del 6 aprile 2009, e che in questa occasione sarà collocato direttamente sulle spalle di San Pietro Celestino. Dopo il completamento di tutte le operazioni conseguenti alla Ricognizione l’urna, con le sacre spoglie, tornerà nella Basilica di Collemaggio nella domenica del prossimo 5 maggio, giorno della solenne celebrazione del 700° anniversario della canonizzazione del Papa Santo Celestino V proclamata da papa Clemente V, dopo 17 anni dalla morte, il 5 maggio 1313.