Al via il progetto Prisma promosso dall’Università D’Annunzio

universita_chietiChieti. Il progetto Prisma, portato avanti dall’Università d’Annunzio di Chieti–Pescara, dalla Fondazione Università Gabriele d’Annunzio e dal network di farmacie Farmatua, con il supporto di Roche Diagnostics, è partito lo scorso 12 novembre.

Il progetto ha già visto la partecipazione dei primi mille cittadini che, grazie alle farmacie della rete Farmatua aderenti all’iniziativa, hanno potuto eseguire una serie di misurazioni e di analisi miranti a “fotografare” la loro situazione dal punto di vista cardiometabolico. La foto iniziale sui primi 1110 partecipanti ci indica che le donne hanno risposto meglio all’appello: 63% sul rimanente 37% rappresentato dagli uomini. L’età media è di 57 anni, con un range da 18 a 92 anni. C’è una piccola percentuale di stranieri, l’1.3%. I pensionati sono i più attenti, rappresentano infatti il 27.5%, a ruota le casalinghe (26.8%). Gli studenti sono rappresentati solo dall’1%. L’adesione allo screening è distribuita uniformemente in base al grado di istruzione: la bassa scolarizzazione (medie o inferiore) è prevalente al 55%, l’alta al 45%.
Un dato di grande rilevanza: sui primi 1110 partecipanti l’incidenza di Sindrome Metabolica risulta del 30%, ed il dato è perfettamente in linea con i risultati ottenuti su popolazioni italiane molto numerose (ad esempio lo Studio Moli-Sani, attualmente in corso nella Regione Molise) e con i dati emanati dall’Istituto Superiore di Sanità.
Quest’ ultimo aspetto rende lo studio Prisma, peraltro ancora in corso, molto affidabile poiché dimostra che i dati ottenuti in farmacia mediante metodiche rapide sono sovrapponibili a quelli ottenuti su studi svolti mediante metodiche analitiche classiche. E’ da apprezzare, infine, il grande impegno e la professionalità dei farmacisti Farmatua che stanno dimostrando sul campo come la farmacia possa rappresentare un presidio utile al controllo del proprio stato di salute. Prisma è in pieno svolgimento, e continuerà fino al 15 dicembre.  Partecipare a PRISMA è semplice: basta recarsi in una delle farmacie aderenti e prenotare il proprio appuntamento. Nel giorno concordato, a digiuno, verranno svolte analisi attraverso il prelievo di poche gocce di sangue che saranno analizzate da un dispositivo automatico. Il farmacista, inoltre, porrà alcune domande sulle abitudini e sullo stile di vita: fumo, livello di attività fisica, ecc. Tutte le valutazioni e misurazioni saranno raccolte in un database ed elaborate in tempo reale. Questo premetterà di offrire ai cittadini un quadro immediato della propria situazione cardiometabolica con una contribuzione minima (5 euro) rispetto al costo reale dello screening. I risultati, consegnati a ciascun partecipante al momento dello screening, rappresentano una valida base di confronto prima con il farmacista ed immediatamente dopo con il proprio medico curante che, una volta preso atto di una eventuale alterazione dello stato di salute, consiglierà  le giuste strade per curare e soprattutto prevenire malattie in futuro. La sinergia tra vari professionisti del mondo della salute potrà portare nel tempo all’attuazione di percorsi di prevenzione virtuosi, con ricadute socio-sanitarie di grande rilevanza. I dati raccolti nel corso del progetto saranno utilizzati per analisi epidemiologiche volte a fotografare la situazione nel territorio. I fattori di rischio considerati da Prisma potranno essere utili per prevedere l’evoluzione futura del diabete e delle patologie cardiovascolari. La problematica affrontata dallo studio Prisma è di grande rilevanza socio-sanitaria. Secondo i dati disponibili, infatti, la Sindrome Metabolica colpisce circa 14 milioni di Italiani. Non è una vera patologia, ma un insieme di alterazioni del nostro metabolismo che possono elevare notevolmente il rischio di diabete e malattie cardiovascolari.

“I fattori che possono comporre la sindrome metabolica – ha spiegato la professoressa Pandolfi – sono diversi: un livello di trigliceridi superiore alla norma; un livello troppo basso di colesterolo Hdl (quello chiamato ‘buono’); una pressione arteriosa superiore al normale; un livello di glicemia a digiuno superiore al normale ed infine un girovita eccessivo, cioè un accumulo di grasso nella zona addominale. Se una persona presenta almeno tre di queste alterazioni, allora la Sindrome Metabolica è presente. Ma è importante sottolineare che nel progetto Prisma vengono valutati anche altri fattori, come ad esempio l’indice di massa corporea o le abitudini di vita, tutti elementi fondamentali per la prevenzione”.
“Con questa operazione – ha commentato il dottor Michele Martella, presidente di Safar–Farmatua – continuiamo il nostro percorso verso il concetto di una farmacia che sia punto di riferimento per la  tutela della salute.  Dove professionisti supportano il cittadino nelle sue scelte di salute ogni giorno. L’informazione, la consulenza, il supporto al paziente, sono elementi portanti del ruolo che il farmacista moderno ha assunto con convinzione”.
“La partecipazione a questo progetto – ha detto il dottor Pierluigi Daffra di Roche Diagnostics – è per noi l’occasione di sottolineare sia il costante impegno di Roche Diagnostic verso la prevenzione, sia la nostra visione della medicina e della ricerca scientifica. La collaborazione tra mondo scientifico e industria può rappresentare una valida alleanza nella vera sfida della medicina futura: la prevenzione”.

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