Giulianova. Sabato 15 dicembre, alle ore 11, verrà ufficialmente riaperta al pubblico, dopo lavori durati sette anni, la Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi” ospitata nell’omonimo palazzo su Corso Garibaldi.
“Dopo anni di attesa, ed impegnativi interventi anche di carattere strutturale sull’edificio, la Bindi, biblioteca tra le più importanti e prestigiose della nostra regione, davvero lustro e vanto d’Abruzzo – ha dichiarato il sindaco Francesco Mastromauro – verrà finalmente riaperta al pubblico. E pur essendo un momento assai significativo non solo per la città e sicuramente denso di emozione, sarà tuttavia una cerimonia sobria, essenziale. In linea con la riapertura che, ultimati i lavori di ristrutturazione dei locali e il riordinamento dei volumi affidato all’indimenticabile Raffaele Aurini, si ebbe il 26 ottobre 1957, ed era pure un sabato”.
La Biblioteca, sorta grazie a Vincenzo Bindi (1852-1928), l’illustre intellettuale che volle donare al Comune, oltre a parte del palazzo avito, alle opere d’arte ed a vari beni mobili, il suo ricchissimo patrimonio librario e documentario “a giovamento ed utilità della gioventù giuliese”, vanta oltre 28.000 libri, parte dei quali costituiscono il suo fiore all’occhiello, cioè la Sezione Abruzzese, una delle più antiche della Regione con i suoi 7.000 volumi e 110 raccoglitori di miscellanea. Il patrimonio di libri rari e di pregio comprende 33 cinquecentine e numerosi volumi del ‘600, ‘700 e ‘800. Di particolare valore i tre incunaboli Epigrammata Cantalycii Et Aliquorum Discipulorum Eius (1493), l’Opera Omnia di I.A. Campanus (1495) e il De Arte Amandi di Ovidio (1494).
“La riapertura della Biblioteca, il cui ingente patrimonio dovrà essere catalogato secondo le nuove procedure, lavoro che verrà effettuato senza impedire agli utenti di poter comunque avvalersi dei fondi presenti, e ciò proprio col fine di permettere la fruibilità, per le attività di studio e ricerca, dei preziosi, e in taluni casi unici, materiali bibliografici posseduti dalla Bindi – dice ancora il sindaco – rappresenta il nuovo, importante tassello che questa amministrazione, grazie al lavoro di tanti, tra i quali il delegato al centro storico Alessandro Giorgini, aggiunge al programma d’intervento a favore del Centro storico. Lo scorso 12 maggio abbiamo inaugurato la rinnovata Sala Buozzi così restituendo alla città, ed in particolare al Centro storico, un gioiello architettonico che attendeva da tanto tempo di tornare alla pubblica fruizione. Con la Sala Buozzi e la Biblioteca Bindi il nostro Centro storico può ora contare su due strutture di prestigio, poste in posizione strategica e in grado di costituire un reale polo-calamite per le attività culturali e congressuali, così da rilanciare ulteriormente il Centro storico. Un Centro storico – prosegue il primo cittadino – al quale sin dall’inizio del mio insediamento ho voluto riservare attenzione e impegno costanti portando ad esecuzione le progettualità del programma Giulianova 2020. Vanno infatti ricordati l’apertura, il 18 dicembre 2010, del passaggio pedonale di Palazzo Massei, l’inaugurazione, avutasi il 5 gennaio 2011, della nuova sede, nella poco distante via Bindi, degli Uffici urbanistici e tecnici. E ancora il nuovo comando della Polizia Municipale di via Campo delle fiere; l’Infopoint e il Laboratorio delle Idee di piazza Buozzi; il nuovo parcheggio a sud di piazza Buozzi con il nuovo sistema di illuminazione di via Bindi; la completa sistemazione di via Piave, con i relativi lavori di consolidamento del versante collinare; la risistemazione di Corso Garibaldi e piazza Buozzi: gli incentivi, per complessivi 130.000 euro, a disposizione dei proprietari delle attività commerciali e dei residenti. Ma anche il sistema di videosorveglianza, le nuove sedi delle associazioni dei Carabinieri e della Polizia Penitenziaria, la “Notte Alta” e le altre manifestazioni che hanno vivacizzato e coinvolto la parte antica della città, tacendo di tante altre iniziative inserite nell’articolata progettualità di questa amministrazione. Perché – conclude Mastromauro – se il Centro storico e il cuore di Giulianova, nel nostro cuore c’è il Centro storico”.