“È un programma cha va dal 1 al 4 novembre – ha spiegato il segretario generale della Camera di Commercio di Chieti, Paola Sabella – ci sarà modo di degustare le eccellenze enogastronomiche. Tutte le strutture ricettive illustreranno i loro servizi. Abbiamo avuto degli incontri con gli operatori nei quali c’è stata la divulgazione delle strutture ricettive tra i vari imprenditori. Ringrazio tutte le associazioni che hanno partecipato”.
L’iniziativa ha come obiettivo il rafforzamento dell’identità del comprensorio Costa dei Trabocchi, con l’avvio di azioni per sviluppare le reti turistiche del comprensorio e valorizzazioni delle eccellenze agro-alimentari. “Buy Costa dei Trabocchi” è una delle iniziative che caratterizzano un progetto proposto da nove associazioni di categoria della provincia di Chieti che hanno deciso di unirsi in un progetto comune orientato a sensibilizzare le imprese e gli operatori turistici sui temi di un progetto più complessivo, a cui è stato dato un titolo significativo (“La Costa dei Trabocchi che vorreri”). “Buy Costa dei Trabocchi” è un workshop d’affari dove, ad un meeting tra i sellers dell’offerta turistica locale e operatori italiani del turismo associato, è unito un tour aperto anche alla stampa specializzata enogastronomica, per far conoscere le bellezze naturali, artistiche e culturali, gastronomiche, rurali e ambientali della Costa dei Trabocchi ma soprattutto per favorire nuovi contatti per la commercializzazione dell’offerta turistica locale.
“Ringrazio le associazioni – ha detto il presidente di Confcommercio Chieti, Angelo Allegrino – perché senza le persone i progetti non si potrebbero attuare. Devo dire con molta onestà intellettuale che questa è stata un’idea della Camera di Commercio e tutte le associazioni hanno collaborato. Quindi questo dimostra che siamo cresciuti. È un’iniziativa che sta avendo successo con pochi spiccioli. Questo è il sistema di oggi e anche di domani. Nel momento in cui si mettono insieme persone di qualità, i risultati vengono”.
Il 2 novembre prossimo a San Vito Chietino nella Sala Polivalente, dalle 9.30 alle 13.30, si terrà il workshop d’affari nel quale gli operatori della filiera turistica potranno illustrare e proporre ai buyer i propri servizi e prodotti. Il workshop è aperto anche ai produttori agroalimentari della provincia di Chieti perché i CRAL di livello nazionale sono interessati, come gruppi di acquisto, ai prodotti agroalimentari. Gli operatori buyer sono 32, tra CRAL, TO italiani interessati a valutare offerte di turismo per gruppi e individuali. I prodotti turistici di interesse sono: mare, verde-natura, sportivo, enogastronomia, culturale-religioso. Gli operatori del turismo associato provengono da diverse regioni italiane: Lazio, Campania, Veneto, Toscana, Puglia, per un totale di 103.080 associati. Il CRAL più importante coinvolto è quello della Campania con 80 mila soci. I seller dell’offerta turistica locale sono 103, espressione dell’offerta turistica dell’intera provincia di Chieti. Sono alberghi, agriturismi, bed&breakfast e affittacamere, tour operator dell’incoming, fornitori dei servizi turistici, trabocchi, cantine vinicole e agricole. Dal 1° al 4 novembre gli operatori turistici e i giornalisti realizzeranno un tour tra i comuni della Costa dei Trabocchi. Il tour dei giornalisti partirà da Vasto e quello degli operatori turistici da San Vito Chietino e permetterà la visita dei borghi della costa, luoghi del turismo religioso, culturale e ambientale, i prodotti e piatti del territorio saranno presentati in ristoranti ed agriturismi, cantine vinicole, private e della cooperazione , aziende olivicole e da aziende agricole. Tutti i comuni costieri saranno toccati dai due tour, oltre alcuni del primo entroterra costiero.
“Lavoriamo insieme ai nostri operatori – ha rimarcato il responsabile provinciale del settore Turismo di Confesercenti Chieti, Simone Lembo – perché i piccoli operatori danno i servizi. Questo è un progetto di ampio respiro perché parte dalla Costa dei Trabocchi, dalla zona costiera, e prende anche l’interno. Questo è importante per il lancio definitivo nel turismo di qualità, non solo nella nostra provincia. Tra gli obiettivi c’è quello di lavorare ad un turismo vicino alla cultura e all’enogastronomia. Parliamo anche di turismo religioso e di turismo enogastronomico che si lega al turismo balneare perché si va a prendere il settore della ristorazione”.
Francesco Rapino